AGI - La Uefa apre un'inchiesta sul post gara fra Bodo e Roma. "In conformità con l'Articolo 31(4) del Regolamento Disciplinare Uefa - si legge in una nota - un Ispettore Etico e Disciplinare Uefa è stato nominato per condurre un'indagine disciplinare sugli incidenti segnalati che si sarebbero verificati alla fine dei quarti di finale di Europa Conference League 2021/22 tra FK Bodo/Glimt e AS Roma hanno giocato il 7 aprile 2022 in Norvegia. Le informazioni in merito - conclude la Uefa - saranno rese disponibili a tempo debito".
La Roma ha denunciato un comportamento scorretto degli avvresari. Come ha riferito il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini: "Si sono comportati veramente male, il loro allenatore ha aggredito il nostro preparatore dei portieri".
Comportamento che ha causato l'intervento della polizia norvegese che ha sedato gli animi dopo lo "scontro" fra Nuno Santos e Kjetil Knutsen. Ma il Bodo/Glimt ha risposto per le rime, attraverso un comunicato ufficiale. "Il comportamento della Roma è un attacco nei confronti di Knutsen e anche un attacco 'sistematico' ai valori di Glimt. La Roma sta bombardando i media di falsità, nel tentativo di mascherare e giustificare il proprio comportamento antisportivo. Il Bodo/Glimt è conoscenza del fatto che c'è un video dell'incidente, nel quale si può vedere l'attacco a Knutsen da parte dei rappresentanti della Roma. Il club ha visto questo video. Chiediamo ora che il pubblico abbia accesso a questo video di proprietà della UEFA", ha scritto la società norvegese.
A ruota il Bodo-Glimt ha riportato pure una dichiarazione dello stesso Knutsen: "C'è stata una comprovata violazione delle regole del gioco. L'allenatore dei portieri della Roma si è posizionato illegalmente fuori dallo staff tecnico, dove ha continuamente molestato verbalmente il sottoscritto. Il Bodo-Glimt ha informato di ciò il quarto uomo e il delegato UEFA, in diverse occasioni".
"Le denunce però non sono state ascoltate e l'allenatore dei portieri della Roma ha continuato con il suo atteggiamento senza ostacoli. Tutto è culminato in un attacco fisico contro me nel tunnel dei giocatori. Di solito per natura mi allontanerei, in questo caso, sono stato aggredito fisicamente. Mi ha afferrato per il collo e mi spinto contro il muro. È naturale che poi io mi sia dovuto difendere", ha precisato Knutsen.