AGI - La procura di Milano ha spiccato il mandato d'arresto internazionale nei confronti dell'ex attaccante del Milan Robinho, condannato in via definitiva a nove anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza allora di 23 anni commessa a Milano nel 2013.
L'ordine di carcerazione è stato inviato al ministero di Giustizia che si occuperà di inoltrarlo alle autorità brasiliane, Paese in cui attualmente si trova il calciatore 38enne. È improbabile però che Robson da Souza Santos sarà consegnato alla giustizia italiana perché la Costituzione federale brasiliana non consente l'estradizione dei propri cittadini, ma con il mandato d'arresto internazionale Robinho potrebbe essere arrestato qualora uscisse dal Paese carioca e fosse rintracciato in un'altra nazione che prevede accordi d'estradizione con l'Italia.
Il 10 dicembre 2020 la corte d'appello di Milano aveva già confermato la sentenza di primo grado in cui Robinho insieme a un amico co-imputato era stato ritenuto responsabile con altri conoscenti mai identificati di aver stuprato la sera del 22 gennaio 2013 una ragazza albanese.
Secondo le indagini, i componenti del gruppo avrebbero fatto bere la giovane fino al punto da renderla incosciente e poi l'avrebbero violentata a turno nel guardaroba nel locale notturno della movida, in zona Bicocca, dove quella sera la ragazza, che già conosceva il calciatore, si era ritrovata con il gruppetto e due amiche per festeggiare il 23esimo compleanno.