AGI - Lo spagnolo Pedro è un giocatore della Lazio. L'ufficialità arriva dalla sua ormai ex squadra, la Roma, che sui social saluta l'attaccante: "Grazie per la stagione vissuta insieme in giallorosso, Pedro17". Ora è ufficiale, ma la certezza si era avuta già da qualche ora quando il club biancoceleste aveva postato sul suo profilo Twitter una foto del giocatore corredata dal seguente commento: "Vi presentiamo il nostro nuovo numero 9". L'attaccante, il cui nome completo è Pedro Eliezer Rodríguez Ledesma campione del mondo e d'Europa con la nazionale iberica, con la maglia della Roma lo scorso campionato ha totalizzato 40 presenze, 6 reti e 7 assist e in biancoceleste ritrova Maurizio Sarri, tecnico avuto al Chelsea.
Pedro ceduto a titolo definitivo alla Lazio.
— AS Roma (@OfficialASRoma) August 19, 2021
Grazie per la stagione vissuta insieme in giallorosso, @_Pedro17_! #ASRoma pic.twitter.com/TAnCRZLNTX
;Il calcio nella Capitale è qualcosa di sanguigno, di passionale, di viscerale. I tifosi appartengono a una o all'altra delle squadre della città e la loro rivalità dura tutto l'anno, diventando talvolta addirittura odio. Basti pensare al supertifoso giallorosso Francesco Totti odiato a tal punto dai laziali da vederli in massa tifare perché sbagliasse il rigore con l'Australia ai quarti di finale dei mondiali del 2006, che avrebbe certamente condannato l'Italia. Per questo il passaggio di Pedro dalla Roma alla Lazio non è trasferimento come gli altri. E, a conferma di ciò, basta vedere che dalla metà degli anni Trenta a oggi è solo il quindo giocatore a cambiare sponda del Tevere direttamente (senza passare, cioè, prima in altre squadre come fecero calciatori molto noti come Manfredonia o Kolarov). La storia racconta di due passaggi dai biancocelesti ai giallorossi e di due dalla Roma alla Lazio.
Il primo fu il campione del mondo Attilio Ferraris IV che, dopo sette anni nelle file dei giallorossi, nell'anno in cui vinse il mondiale, il 1934, passò alla Lazio dove giocò per due stagioni. Stesso tragitto lo fece anche Franco 'Ciccio' Cordova (scelta clamorosa visto che era stato per 4 anni il capitano giallorosso, per ripicca con l'allora presidente giallorosso Anzalone che voleva venderlo al Verona). Percorso inverso lo ha fatto lo svedese Arne Bengt Selmosson, soprannominato 'Raggio di luna' per via dei suoi capelli biondissimi e della pelle molto chiara, che nel 1958 scatenò l'ira dei tifosi laziali. L'estrosa mezzala scandinava fu anche il primo - e unico fino a Kolarov - giocatore a segnare nel derby con entrambe le maglia. Altro passaggio dalla Lazio alla Roma è quella di Carlo Perrone. In realtà si è trattato di 'andata e ritorno' per il difensore che all'inizio degli anni '80 passò dai biancocelesti ai giallorossi dove rimase un anno per poi ritornare alla Lazio (nell'anno in cui la Roma vinse il suo secondo scudetto).