AGI - Tra ansie e paure, infortuni ed episodi dubbi, ma con tantissimo cuore e carattere, l’Italia continua a sognare, batte il Belgio 2-1 e vola in semifinale di Euro 2020. All’Allianz Arena di Monaco di Baviera decidono le bellissime reti di Barella e Insigne, mentre ai belgi non basta il rigore dubbio segnato da Lukaku.
Quinto successo in altrettante gare per la formazione di Roberto Mancini, che si sbarazza dei più quotati uomini di Roberto Martinez, raggiungendo la Spagna nel penultimo appuntamento del torneo. Si tornerà a Wembley (Londra) martedì 6 luglio, con calcio d’inizio alle ore 21.
Pochissimi i cambi di formazione da parte di Roberto Mancini, che in difesa ripropone come centrali Bonucci e Chiellini, rientrante dopo l’infortunio patito nella seconda gara del girone con la Svizzera.
Ai loro lati i soliti Di Lorenzo e Spinazzola, con Donnarumma a difendere i pali come sempre.
Linea di centrocampo classica con Jorginho, Barella e Verratti, mentre in attacco a formare il tridente con Insigne ed Immobile stavolta c’è Chiesa, con Berardi che parte dalla panchina.
Dall’altra parte invece, tra le fila del Belgio, c’era curiosità nel capire le condizioni degli acciaccati De Bruyne e Eden Hazard, due dei giocatori più forti dei ‘diavoli rossi’. Recupera solo il centrocampista del Manchester City, mentre l’esterno del Real Madrid va addirittura in tribuna. Ritmi alti e tanta intensità in ogni zona del campo nelle prime battute di gara, con gli azzurri che al 13’, alla prima vera occasione troverebbero il vantaggio, reso vano però da un fuorigioco: Insigne calcia una punizione dalla tre quarti, c’è prima l’offside di Chiellini che partecipa attivamente all’azione, poi anche quello di Bonucci che mette in rete dopo un altro tocco di Di Lorenzo.
Il Belgio si salva e tenta di rendersi subito pericoloso sull’altro fronte, con De Bruyne che calcia dalla distanza trovando una respinta di Chiellini. Al 22’ il numero 7 belga si ripresenta dalla parti di Donnarumma lasciando partire un gran mancino a giro dal limite dell’area, su cui il portiere azzurro è provvidenziale nel salvare in tuffo a mano aperta.
L’Italia sembra andare in sofferenza e qualche minuto più tardi subisce un’altra ripartenza, stavolta conclusa con il tentativo di Lukaku, piazzato ancora sul palo più lontano ma ancora prontamente parato da Donnarumma.
La nazionale di Mancini non ci sta e prova a rispondere immediatamente, spaventando un paio di volte Courtois prima di trovare il vantaggio al 31’: il Belgio perde una palla sanguinosissima nei pressi dell’area, Verrati la recupera e serve Barella, che si libera di una doppia marcatura e lascia partire un siluro imprendibile per il portiere belga, che vale l’1-0 azzurro.
Sulle ali dell’entusiasmo l’Italia continua a fare la partita e al 44’, con il solito splendido tiro a giro di Insigne, trova il prezioso 2-0 che sembra indirizzare ancor di più la gara. Prima dell’intervallo, però, un contatto ‘alto’ in area azzurra tra Di Lorenzo e Doku, porta l’arbitro ad assegnare un calcio di rigore generoso e molto discusso alla formazione di Roberto Martinez. Neanche il Var è decisivo nell’analizzare meglio l’azione e Lukaku dal dischetto fa 2-1 rimettendo in partita i suoi.
Colpita nell’orgoglio l’Italia torna in campo nella ripresa con un grande atteggiamento, mettendo in difficoltà gli avversari con grinta, determinazione e tenendo in mano il pallino del gioco. Al 61’ però è clamorosa l’occasione che capita al Belgio per il pareggio: De Bruyne sfonda in area e offre a Lukaku, che non calcia benissimo da due passi trovando la deviazione provvidenziale di Spinazzola, festeggiato da tutti i compagni come se avesse segnato. Proprio il laterale sinistro della Roma poco più tardi avrebbe un’ottima chance dall’altra parte, servito alla grande da Insigne, ma il tentativo al volo di mancino si spegne sfortunatamente sul fondo.
Al 79’ lo stesso Spinazzola è costretto ad uscire dal campo in lacrime per infortunio, l’ennesimo nel corso della sua non fortunatissima carriera sotto questo punto di vista. Un vero peccato per l’uomo chiave degli azzurri fino a questo punto dell’Europeo, costretto sicuramente a saltare la semifinale e l’eventuale finale, a meno di un clamoroso recupero lampo. I
n un finale di gara in cui la tensione si percepisce da chilometri di distanza, il Belgio prova in ogni maniera a ristabilire l’equilibrio per cercare di prolungare la sfida ai supplementari, ma dalle parti di Donnarumma altri grandi pericoli non ne arrivano. Ci prova giusto Doku con un destro potente dal limite, terminato alto sopra la traversa. Nel lunghissimo recupero (oltre 6 minuti), l’Italia serra le linee e senza badare allo stile allontana ogni tentativo avversario, difendendo con le unghie il 2-1 che vale l’accesso alla semifinale, la quinta della propria storia in un campionato europeo.