AGI - Germania e Spagna, detentrici di tre titoli ciascuna, cercano a Euro 2020 una vittoria che permetterebbe loro di diventare la prima nazionale ad aggiudicarsi quattro edizioni della massima competizione calcistica del vecchio continente.
La Francia, invece, che ha già scritto il suo nome nell’albo d’oro due volte, cercherà di raggiungerle in vetta a quota tre. La squadra di Deschamps proverà poi a emulare gli spagnoli che, ad oggi, sono gli unici ad essere riusciti a fare “doppietta” aggiudicandosi due edizioni consecutive (2008-2012). Questi sono solo alcuni dei tanti record che squadre e giocatori cercheranno di ottenere nel prossimo mese di sfide e partite.
Le classifiche dei marcatori
Se consideriamo la classifica dei marcatori, ad esempio, i percorsi da seguire sono due: c’è quello personalissimo di Cristiano Ronaldo che, con 9 segnature, condivide il primato di tutti i tempi con Michel Platini e cerca con il suo Portogallo di issarsi solitario in cima alla lista. Il suo rivale più vicino e Griezmann fermo a quota 6.
Poi c’è il record a cui ambiscono tutti gli attaccanti convocati a Euro 2020: superare il fantasista francese che ha segnato tutti i 9 gol in un’unica manifestazione, in 5 partite nel 1984 (tre girone + semifinale e finale), primato ancora imbattuto
L’attaccante portoghese della Juventus, invece, ha segnato i suoi gol in ben 21 presenze collezionate in quattro edizioni, anche questo un primato mai superato: nessuno più di Ronaldo, infatti, è sceso in campo durante gli Europei. E in quest'altra classifica è seguito da due giocatori che non potranno incalzarlo: il tedesco Bastian Schweinsteiger, 19 gettoni di presenza, e Gianluigi Buffon, 18. Entrambi out, per motivi d'età o ritiro, da questo tipo di competizioni.
Primati d'età
Il giocatore più vecchio ad essere andato a segno durante il torneo è l'austriaco Ivica Vastic che ha segnato un rigore contro la Polonia, nel 2008, a 38 anni e 257 giorni. Il più precoce è Johan Vonlanthen, Svizzera, che ha segnato contro la Francia nel 2004 all'età di 18 anni e 141 giorni.
Il più vecchio giocatore a calcare il capo da gioco è stato il portiere ungherese Gabor Kiraly, famoso per i suoi pantaloni lunghi stile “pigiama”: ultima partita disputata è stato l’ottavo di finale contro il Belgio (sconfitta 4-0) negli ottavi di finale nel 2016 all'età di 40 anni e 86 giorni. Il più giovane giocatore a giocare nel torneo è stato invece l’olandese Jetro Willems, entrato in campo contro la Danimarca nel 2012 all'età di 18 anni e 71 giorni.
Velocità d'esecuzione
Il gol più veloce di tutti i tempi durante gli Europei di calcio è stato messo a segno dal russo Dimitri Kirichenko che, contro la Grecia nel 2004, ha segnato dopo appena un minuto e sette secondi.
Sette, invece, sono i giocatori in grado di segnare una tripletta nella fase finale della competizione: Michel Platini della Francia (due triplette nel 1984), Dieter Muller e Klaus Allofs per la Germania, Marco Van Basten e Patrick Kluivert per l’Olanda, Sergio Conceicao per il Portogallo e David Villa per la Spagna.
Attacco e difesa
La Francia detiene il primato per quanto riguarda il miglior attacco: nel 1984 i transalpini andarono a segno 14 volte. Ne segnarono uno in meno nel 2000 (così come l’Olanda) e nel 2016 mentre la Spagna si fermò a 12 sia nel 2008 che nel 2012.
Le furie rosse, nove anni fa, registrarono la miglior difesa con appena un gol subito in sei partite. La partita più scoppiettante resta quella tra Jugoslavia e Francia del 1960, prima edizione, terminata con il punteggio di 5-4 per gli slavi mentre la finale con più gol, ahimé, è quella tra Spagna e Italia del 2012, un secco 4-0 per gli iberici.
La peggior sconfitta, infine, è un record condiviso da 5 squadre: Francia-Belgio (5-0 nel 2004), Danimarca-Jugoslavia (5-0 nel 1984), Svezia-Bulgaria (5-0 nel 2004) e Olanda-Serbia (6-1 nel 2000)