AGI - All'Olimpico di Roma va in scena la Ripartenza. Non è solo una partita di calcio, infatti, quella giocata (e vinta per 3-0) dall'Italia con la Turchia, prima del campionato europeo di calcio. E' anche un evento simbolico. Come simbolico è l'atto di calciare il pallone. Nella 'notte magica' azzurra all'Olimpico è stato infatti dato un calcio al pallone e un altro, simbolico, alla pandemia e alla crisi peggiore che ha colpito il mondo dal dopoguerra.
Dal simbolo alla realtà: la sessantesima volta della nazionale azzurra all'Olimpico di Roma coincide con la prima vittoria a Euro 2020. Una vittoria netta e tutt'altro che scontata. E, soprattutto, non prevedibile (anche se auspicabile per l'Italia) con queste dimensioni. È un trionfo, di gioco e di gol in una partita dominata dagli azzurri e conclusa con la netta vittoria della nostra nazionale per 3-0 con gol di Demiral (autorete), Immobile e Insigne.
Mancini: soddisfazione per noi e gli italiani
"Abbiamo fatto una buona partita. In queste partite serve tutto: c'è stato aiuto del pubblico e la squadra ha giocato veramente bene". Ai microfoni di Rai Sport Roberto Mancini al termine della gara, a caldo, contiene la sua gioia, ma appare molto soddisfatto per il gioco e il risultato della sua Nazionale. "L'Italia ha fatto una bella partita - aggiunge - era importante iniziare bene a Roma: è una soddisfazione per noi, per il pubblico e per tutti gli italiani". Mancini è contento ma sa che non ha ancora vinto nulla. Per arrivare al traguardo, aggiunge, "ce ne sono ancora sei e qui ci sono altre nazionali forti".
Poi, in conferenza stampa, aggiunge: “Siamo una squadra che gioca bene e che è migliorata tantissimo in questi anni. Le partite non si vincono per caso, siamo una squadra giovane che deve ancora comunque migliorare molto. Ho avuto la serata che volevo”, ha detto ancora il ct Roberto Mancini, durante la conferenza stampa al termine della partita.
“I ragazzi hanno grande merito e abbiamo trovato squadre che danno pochi spazi come ha fatto la Turchia ma noi abbiamo avuto pazienza. Il primo tempo non è stato semplice. Anche la difesa è stata bravissima”, ha aggiunto.
La cronaca: Italia domina e travolge la Turchia
Dominio, divertimento, passione. Tre parole che sintetizzano al meglio la serata d’esordio di Euro 2020, la serata dell’Italia e degli italiani. Si rivede il pubblico sugli spalti anche all’Olimpico di Roma e non poteva esserci spettacolo migliore per riabbracciarlo con l’azzurro e il tricolore cuciti addosso. Domata 3-0 la Turchia di Calhanoglu e Yilmaz con una gara di personalità disarmante, più forte dell’emozione e della tensione iniziale che potevano giocare brutti scherzi. Decidono un autogol di Demiral, la zampata di Immobile e il solito destro a giro di Insigne, che regalano a Roberto Mancini la prima importantissima vittoria del torneo, lanciando un segnale importante anche a livello caratteriale e sul piano del gioco. Una serata di grande festa, ma da domani bisognerà già pensare alla prossima: mercoledì ci sarà la Svizzera.
Con Verratti ancora ai box per infortunio e Castrovilli appena arrivato in azzurro dopo il forfait di Pellegrini, Mancini sceglie Locatelli da affiancare a Barella e Jorginho in mediana nel 4-3-3. La sorpresa più grande, se vogliamo, è la maglia da titolare per Berardi che vince il ballottaggio con Chiesa nel tridente d’attacco, completato da Immobile ed Insigne. Nel reparto arretrato, invece, tutto confermato con Donnarumma tra i pali e linea a quattro con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola.
La prima sortita offensiva è dell’Italia dopo un paio di minuti dal fischio d’inizio: Berardi mette al centro salvando una rimessa dal fondo, Immobile prova a girare di destro ma la sua conclusione è troppo strozzata e imprecisa. Gli azzurri fanno la partita seppur iniziando contratti e con un pizzico di tensione, ma con il passare dei minuti la selezione di Mancini esce dal guscio alla grande con personalità. Al 18’ Insigne fallisce una palla gol dalla ‘sua’ mattonella, allargando troppo il destro a giro dopo un ottimo scambio con Berardi. Poco più tardi, invece, su un corner battuto dallo stesso Insigne, Chiellini colpisce di testa nel cuore dell’area di rigore chiamando Cakir ad una super parata. Resta più sulla difensiva la Turchia, preoccupata più di limitare le azioni d'attacco italiane piuttosto che provare ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma, se non cercando d’impostare qualche contropiede mai realmente velenoso.
Superata la mezz’ora di gioco si fa vedere ancora in avanti l’Italia: Immobile non riesce ad inquadrare lo specchio con un colpo di testa su cross di Berardi, qualche azione più tardi ci riprova Insigne dal limite trovando una deviazione che accomoda la sfera tra i guantoni di Cakir. L’ultimo squillo prima dell’intervallo, precedente ad un possibile rigore non fischiato agli azzurri (braccio largo di Celik su cross di Spinazzola), è ancora targato Immobile che non riesce ad imprimere forza e precisione alla sua conclusione da posizione invitante.
Al rientro dall’intervallo subito un cambio per parte: Mancini leva Florenzi inserendo Di Lorenzo sulla fascia destra, mentre Gunes opta per l’ex Roma Cengiz Under al posto di Yazici. Leggermente più vivaci i turchi con l’ingresso dell’esterno offensivo, ma il copione della gara resta pressoché lo stesso dei primi 45 minuti, con l’Italia in totale controllo delle operazioni. Al 53’ arriva la fiammata che sblocca la gara in favore degli azzurri: Berardi scappa via sulla destra e dal fondo mette al centro trovando la goffa deviazione di Demiral che la butta dentro la propria porta, regalando l’1-0 all’Italia. Sospinta dai 20mila tifosi dell’Olimpico e da uno Spinazzola in stato di grazia, la squadra di Mancini in pochi minuti si rende pericolosa in almeno altre tre occasioni. Il terzino della Roma calcia trovando la risposta di Cakir, bravo anche successivamente su Locatelli.
Al 59’ però la grande occasione per il raddoppio capita sui piedi di Berardi, che si fa ingolosire in piena area calciando malissimo piuttosto che servire Insigne o Barella più liberi davanti la porta. Raddoppio meritatissimo che non tarda ad arrivare, visto che al 66’ ci pensa Immobile a piazzare la zampata del 2-0, ribadendo facilmente in rete l’ennesima respinta di Cakir sul destro di un super Spinazzola. La squadra di Gunes prova ad accennare una timida reazione, seppur non creando mai pericoli a Donnarumma, ma da un errore in rilancio di Cakir al 79’ nasce l’azione che porta al tris azzurro.
Immobile stavolta fa l’assist ad Insigne, che prende la mira e col suo colpo preferito indirizza all’angolino più lontano facendo scorrere i titoli di coda sul match. Nel finale l’unica chance della Turchia con Yilmaz è cancellata da una scivolata provvidenziale di Chiellini. L’Italia vince, si diverte e fa divertire: un gruppo così non si vedeva da tanto, i presupposti per far bene ci sono tutti. Bisogna continuare a lavorare tanto restando con i piedi ben saldati a terra.