AGI - Dopo la lunghissima serie di nove scudetti consecutivi interrotta dall’Inter, la Juventus riscatta una stagione amarissima togliendosi la soddisfazione di conquistare la 14esima Coppa Italia della propria storia.
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia i bianconeri battono l’Atalanta per 2-1, costringendo la squadra di Gasperini alla seconda sconfitta in finale dopo quella con la Lazio di due anni fa. Decide la rete di Chiesa dopo il botta e risposta nel primo tempo tra Kulusevski e Malinovskiy.
Fa festa la formazione di Pirlo, che ora ha come ultimo obiettivo la conquista di un piazzamento in Champions League nell’ultima giornata di campionato. L’inizio di gara è quasi tutto di marca bergamasca, con Zapata e compagni che sfiorano più volte il gol del vantaggio, senza però trovare fortuna. I bianconeri sembrano sorpresi dall’avvio prepotente degli avversari, ma superata da poco la mezz’ora di gioco riescono a portarsi avanti alla prima vera occasione: dopo una mischia in area la palla arriva sui piedi di Kulusevski, il cui sinistro a giro non lascia scampo a Gollini per l’1-0 juventino.
La reazione della Dea
La reazione della Dea non si fa attendere e una decina di minuti più tardi, prima dell’intervallo, arriva il pari del solito Malinovskiy che, servito da Hateboer, fulmina Buffon firmando l’1-1.
Nella ripresa il match continua a ritmi altissimi, con la Juventus che stavolta parte meglio e al 60’ sfiora il nuovo vantaggio con Chiesa, che colpisce un palo clamoroso su giocata di tacco di Ronaldo.
Il gol vittoria di Chiesa
Al 73’ però, su assist di Kulusevski, il numero 22 bianconero si riscatta firmando il 2-1 proprio qualche istante prima di lasciare il posto a Dybala.
Nel finale gli animi si scaldano, l’Atalanta prova a reagire di nervi ma non riesce mai a mettere in difficoltà la retroguardia juventina. Gli uomini di Pirlo difendono bene il vantaggio e se lo tengono stretto fino al triplice fischio.