AGI - Il governo italiano ha chiesto parere al Cts, per valutare, sulla base del quadro epidemiologico e dell'andamento delle vaccinazioni, la possibilità di prevedere una presenza limitata di pubblico per gli Europei di calcio che si terranno a partire dall'11 giugno. È quanto si apprende da fonti di governo.
Nel pomeriggio il presidente federale, Gabriele Gravina, ha ricevuto una nota da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, con oggetto la presenza di pubblico in occasione delle partite del campionato Europeo.
"La disponibilità acquisita dal Governo italiano è un ottimo risultato che fa bene al Paese, non solo al calcio - ha dichiarato Gravina - ringrazio in particolare il ministro della Salute, Roberto Speranza, perché ci ha comunicato di aver dato incarico al Cts di individuare le migliori soluzioni che consentiranno la presenza di pubblico allo stadio Olimpico di Roma nel mese di giugno in occasione del prossimo campionato Europeo. In un momento tanto complesso, è stata comunque manifestata chiaramente la volontà di veder confermata la presenza italiana a questo grande evento, dando fiducia alla Figc. Collaboreremo in maniera sinergica con la sottosegretaria, Valentina Vezzali, che ci sta accompagnando in questo percorso. Ci è stato inviato un segnale in forte prospettiva sulla ripresa che noi trasferiremo prontamente alla Uefa".
Domani la Uefa riceverà dalle federazioni nazionali i cui Paesi dovranno ospitare gli Europei di calcio la comunicazione ufficiale dell'impegno a far andare il pubblico allo stadio. Di più: dovranno fornire anche una percentuale minima di spettatori ammessi. Lunedì 19 aprile, poi, l'esecutivo della Uefa dovrà decidere quante e quali saranno le città ospitanti. Finora in ballo ce ne sono dodici, ma non è escluso che qualcuna venga cambiata in corsa perché non offre le garanzie richieste sul numero di tifosi presenti negli stadi a giugno.
La Uefa, infatti, ha posto come conditio sine qua non per ospitare una gara degli Europei che ci sia il pubblico allo stadio ed entro domani le federazioni dovranno far sapere se saranno in grado di permettere un accesso agli spettatori, seppur in maniera limitata.
Se qualche stadio dovesse saltare, l'Inghilterra è pronta a occupare il posto rimasto vacante perché il piano vaccinale in quel Paese prosegue spedito e il premier Boris Johnson ha riaperto allo sport all'aperto mentre c'è la volontà di tornare ad avere 10 mila tifosi negli impianti di Premier League già a maggio. Dovesse essere così, lo stadio di Wembley si candida a un ruolo da protagonista, con ben sette partite: una gara degli ottavi, tre della fase a gironi le due semifinali e la finale.
Il campionato europeo si svolgerà dall'11 giugno (gara inaugurale prevista allo stadio Olimpico do Roma) all'11 luglio (finale allo stadio Wembley di Londra) attraverso tutto il continente per la prima volta nei 60 anni della competizione, con 12 città ospitanti in tutto.
Tre gare della fase a gironi e un quarto di finale si disputeranno a Baku (Azerbaigian, Olimpiya Stadionu) a Monaco di Baviera (Germania, Fuball Arena Munchen), a Roma (Italia, stadio Olimpico) e a San Pietroburgo (Russia, Saint Petersburg Stadium).
Tre gare della fase a gironi e un ottavo di finale si giocheranno ad Amsterdam (Olanda, Johan Cruijff Arena), a Bilbao (Spagna, Estadio de San Mame's), a Bucarest (Romania, Arena Naional), a Budapest (Ungheria, Ferenc Puska's Stadium), a Copenhagen (Danimarca, Parken Stadium), a Dublino (Repubblica d'Irlanda, Dublin Arena) e a Glasgow (Scozia, Hampden Park). Finale e semifinali, una gara degli ottavi e tre della fase a gironi saranno infine disputate a Londra (Inghilterra, Wembley Stadium).
A giocarsi gli Europei saranno 24 nazionali. Venti squadre hanno raggiunto la fase finale attraverso le qualificazioni europee giocate da marzo a novembre 2019, mentre altre quattro nazionali si sono qualificate attraverso gli spareggi, che si sono disputati l'8 ottobre (semifinali) e il 12 novembre (finali). Il format sarà quello di Euro 2016 con sei gironi da quattro: le prime due classificate di ciascun girone si qualificano per gli ottavi di finale insieme alle quattro migliori terze.
I sei gironi, nei quali le nazionali dei Paesi ospitanti qualificate sono automaticamente inserite, sono i seguenti:
1) Gruppo A: Turchia, Italia, Galles, Svizzera;
2) Gruppo B: Danimarca, Finlandia, Belgio, Russia;
3) Gruppo C: Olanda, Ucraina, Austria, Macedonia del Nord;
4) Gruppo D: Inghilterra, Croazia, Scozia, Repubblica ceca;
5) Gruppo E: Spagna, Svezia, Polonia, Slovacchia;
6) Gruppo F: Ungheria, Portogallo, Francia, Germania.
Sicure di giocare tutte e tre le partite della fase a gironi in casa, essendosi qualificate tramite le qualificazioni europee sono Italia, Olanda, Inghilterra, Spagna e Germania. Russia e Danimarca, che hanno raggiunto la fase finale di Euro 2020 attraverso le qualificazioni europee, giocheranno in casa rispettivamente due e tre partite del girone.