AGI - È noto per essere ‘El Pistolero’ del calcio mondiale. Al secolo è Luis Alberto Suarez Diaz, uno degli attaccanti più completi ma anche blasonati a livello internazionale. Nato il 24 gennaio di 33 anni fa a Salto in Uruguay, località ai confini con un’altra Nazione calcistica quale l’Argentina, Suarez ha il diritto di diventare cittadino italiano perché dal 2009 è sposato con Sofia Balbi, uruguaiana anche lei ma già con la cittadinanza italiana avendo origini friulane.
Luis e Sofia si sono conosciuti quando lui aveva 15 anni e lei 13. Il loro rapporto è proseguito anche quando lei è stata costretta a trasferirsi a Barcellona per motivi di lavoro del padre, un banchiere. Cresciuto calcisticamente nel Nacional di Montevideo, nel 2005 Luis fa l’esordio in prima squadra contribuendo alla vittoria del campionato nazionale.
Nel 2006, Suarez approda in Europa venendo ingaggiato per 800.000 euro dalla società olandese del Groningen dove resterà per una sola stagione. Nell’estate successiva per una somma di 7,5 milioni di euro viene ceduto all’Ajax e nello stesso periodo di diventa titolare della nazionale dell’Uruguay in occasione delle partite di qualificazione ai Mondiali del 2010.
Con la società biancorossa di Amsterdam resta fino al 2011 quando passa al Liverpool. In Inghilterra, Suarez gioca fino al 2014 quando approda ne LaLiga spagnola accasandosi al Barcellona. Nei ‘Blaugrana’ trova le stelle Lionel Messi e Neymar: assieme a loro formerà il tridente più prolifico e spumeggiante della storia societaria.
Con il ‘Barca’, Suarez vince quattro titoli spagnoli, altrettante Coppe di Spagna, due Supercoppe spagnole ma soprattutto la Champions League del 2015, la Supercoppa Uefa e, sempre nel 2015, la Coppa del mondo per club: un memorabile triplete.
Nella bacheca, oltre a tre partecipazioni ai Mondiali (2010, 2014 e 2018), con la maglietta della ‘Celeste’, anche la vittoria della Coppa America 2011 e la Confederations Cup 2013. Nelle 113 partite disputate con la nazionale dell’Uruguay, Suarez ha affrontato due volte l’Italia.
La prima, il 30 giugno 2013 a Salvador nella finale per il terzo posto della Conferation Cup vinta dagli azzurri ai rigori per 3 a 2, la seconda, il 24 giugno dell’anno dopo a Natal in occasione del primo turno dei Mondiali in Brasile con i sudamericani vittoriosi 1 a 0 sull’Italia.
Una partita diventata celebre per quel morso di Suarez alla spalla dell’italiano Giorgio Chiellini. In quell’occasione il direttore di gara – il messicano Marco Antonio Rodríguez – non sanzionò Suarez che venne successivamente sospeso dalla Fifa per 4 mesi e squalificato per 9 giornate per partite con la sua Nazionale.
Ad oggi ‘El Pistolero’ è sceso 762 volte in campo in partite ufficiali segnando 482 gol. Adesso l’esame di italiano a all’Università di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana ma con annessa truffa – dalle domande concordate ai punteggi assegnati prima dell’esame – come da documentazione fornita dalla Guardia di Finanza e dalla Procura del capoluogo umbro.