AGI - Cinque espulsi e 14 ammoniti e una coda al veleno con le accuse di razzismo lanciate da Neymar al difensore spagnolo Alvaro Gonzalez: la vittoria del Marsiglia al Parco dei Principi contro il Paris Saint Germain - attesa nove anni - ha acceso polemiche che neppure una notte di sonno è riuscita a placare. "Mi dispiace solo di non aver colpito in faccia quello str...o", ha twittato l'attaccante brasiliano.
"Per il Var è stato facile cogliere la mia aggressività", ha aggiunto alludendo al suo cartellino rosso dopo un intervento da dietro sul centrale dell'Om, "ora voglio vedere anche l'immagine del razzista che mi ha chiamato 'scimmia figlio di put...a'. Io vengo espulso e a lui cosa succede?".
Il botta e risposta tra O'Ney e il difensore
"Razzismo, no?", aveva più volte ripetuto Neymar al quarto uomo mentre lasciava il campo. In effetti dalle immagini sembra che Gonzalez dica al brasiliano di stare zitto dandogli del "macaco". Il difensore, da parte sua, ha replicato indirettamente a O'Ney con un tweeet: "Non c'è posto per il razzismo. A volte devi imparare a perdere e assumerti le responsabilità sul campo". Il ds del Psg, Leonardo, ha criticato l'arbitro Jerome Brisard, parlando di "partita fuori controllo":
"Questa sfida alla terza giornata è incomprensibile", ha lamentato, "non capisco perché la Federazione non abbia mandato un arbitro come Turpin o Buquet, questo non aveva esperienza per una classica come Psg-Marsiglia". In casa Psg l'unico che può essere soddisfatto è Alessandro Florenzi, che ha esordito appena 48 ore dopo lo sbarco a Parigi e che L'Equipe ha promosso con un bel 7 in pagella.
"Spero non ci siano stati insulti razzisti che non c'entrano con il calcio, spero soltanto che non sia successo nulla", si è limitato a commentare il tecnico dei provenzali Andre Villas Boas.