AGI - Con la vittoria a sorpresa per 2-1 sull'Atletico Madrid e l'approdo alla semifinale di Champions League contro il Psg, il Lipsia ha riportato la Germania orientale nell'elite del calcio europeo. Era dal 1974, quando il Magdeburgo vinse la Coppa delle Coppe battendo il Milan 2-0 nella finale di Rotterdam, che l'ex Ddr non si avvicinava all'Olimpo del vecchio continente.
Il miracolo del Roten Bull
E' un piccolo miracolo se si considera che la città della Sassonia è sì la culla del calcio tedesco (qui fu fondata la federazione Dfb nel 1900), ma da tempo i due club di Lipsia, Lokomotiv e Vfb, annaspavano tra serie minori e fallimenti mentre l'RB Lipsia (l'acronimo viene da Roten Bullen, lo sponsor Red Bull) è stato fondato appena nel maggio 2009. Nel 2012-13 il club biancorosso giocava ancora in quarta serie e solo nel 2015-16 era stato promosso in Bundesliga.
I giganti Sablitzer e Upamecano
In campo i grandi protagonisti sono stati due: Marcel Sabitzer, il duttile talento austriaco che ha messo lo zampino in entrambe le reti e non ha fatto rimpiangere la stella Timo Werner, il bomber già ceduto al Chelsea e che non ha voluto rischiare infortuni. L'altro è il 21enne difensore centrale francese di origini guineensi Dayot Upamecano che ha giganteggiato nella marcatura spietata su Diego Costa.
Il patron Mateschiltz e il 'piccolo Mourinho'
Questa semifinale europea viene però da più lontano: anzitutto dalla scommessa del patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz. Il miliardario austriaco della multinazionale della bevanda energetica ha trasferito al Lipsia l'esperienza fatta con il suo marchio in Formula 1 e soprattutto con il Salisburgo, che ha reso competitivo anche in Europa. C'è poi la panchina su cui si sono seduti Ralf Rangnick, il Professore che aveva dato al Lipsia un'impronta tattica 'sacchiana', e ora il suo successore 33enne Julian Nagelsmann, già soprannominato il 'baby Mourinho'. Il bavarese è il più giovane allenatore della storia a centrare il penultimo atto della Champions. E non si vuole fermare: "Siamo arrivati in semifinale e ora vogliamo anche la finale: è normale. Con il Psg sarà una sfida difficile contro una squadra piena di fuoriclasse".