AGI - Una cordata di investitori guidata dal fondo sovrano dell'Arabia Saudita ha ritirato l'offerta d'acquisto da 300 milioni di sterline (circa 332 milioni di euro) presentata lo scorso aprile per il Newcastle, squadra di calcio che milita nella massima serie britannica. Il comunicato della cordata, che includeva inoltre finanzieri inglesi come Amanda Staveley e i fratelli Reuben, spiega che il prolungarsi del processo autorizzativo, dovuto alla pandemia di coronavirus, ha fatto saltare l'accordo con l'attuale proprietario, il miliardario Mike Ashley. Inoltre, spiega la nota, "il nostro piano di investimento non poteva essere sostenuto in assenza di chiarezza sulle circostanze entro le quali la prossima stagione di Premier League comincerà e sulle nuove norme che verranno approvate".
Naufragano così le speranze dei tifosi della squadra, che non vince un trofeo importante da 50 anni, in una nuova proprietà che potesse risollevarne le sorti con qualche acquisto importante. Il fondo sovrano saudita aveva messo infatti sul piatto investimenti aggiuntivi per 250 milioni di sterline in cinque anni e progetti economici per la comunità locale. L'espansione nello sport e nell'intrattenimento è una delle colonne del piano 'Vision 2030' con il quale il principe ereditario saudita, Mohamed Bin Salman, intende diversificare l'economia del Regno, retta dai proventi del petrolio.