Addio a Mario Corso, il piede sinistro della Grande Inter
Addio a Mario Corso, il piede sinistro della Grande Inter

Addio a Mario Corso, il piede sinistro della Grande Inter

Davide Sarsini
addio mario corso piede sinistro dio grande inter
 Wikipedia
di lettura
ADV
ADV


La svolta arriva nel 1960 quando il presidente Angelo Moratti ingaggia Helenio Herrera alla guida della squadra e il Magolo ripaghera' vincendo tutto tra il 1963 e il 1966: è la Grande Inter di Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Peirò, Domenghini, Suàrez, Corso. Fu candidato per tre volte al Pallone d'oro, classificandosi settimo nell'edizione 1964, e inserito tre anni piu' tardi dalla Fifa nella formazione Resto del Mondo per la partita d'addio del celebre portiere spagnolo Ricardo Zamora.

La classe di Corso non bastò a guadagnargli la maglia azzurra in modo stabile: per gli equivoci sul ruolo di trequartista e gli scontri con il ct Edmondo Fabbri non fu mai convocato per un mondiale o un europeo. In totale con l'Italia appena 23 presenze e 4 reti in dieci anni.

Dell'Inter Mariolino Corso fu anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all'esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale.
ADV