AGI - "Il campionato può ripartire e io incrocio le dita perché possa andare avanti fino alla fine. Oggi riparte tutto il Paese ed è giusto che riparta anche il calcio". Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto al Tg5, dove ha ricordato anche il suo rapporto a tratti conflittuale con i club di calcio: "Ho scoperto che ci sono tanti presidenti appassionati del loro mondo e giustamente interessati a interessi economici legittimi. Io però non potevo far ripartire il calcio un mese fa, quando avevamo ancora problemi con le terapie intensive o trasferivamo le bare sui mezzi del ministero della Difesa. Oggi è giusto che anche l'industria del calcio possa ripartire".
"Non voglio perdere l'occasione che viene data da una legge delega approvata dal precedente governo" aggiunge Spadafora "che ci consente di riformare tutto il mondo dello sport, per esempio quello dei lavoratori sportivi che è un mondo straordinario: centinaia di migliaia di ragazze, ragazzi, di persone che dedicano la loro vita allo sport ma che non hanno nessun tipo di tutela. Queste ed altre cose saranno presenti nella riforma che approveremo entro il mese di agosto".