Storia e segreti di Claudio Gavillucci, l'uomo nero degli arbitri italiani
Storia e segreti di Claudio Gavillucci, l'uomo nero degli arbitri italiani

Storia e segreti di Claudio Gavillucci, l'uomo nero degli arbitri italiani

uomo nero arbitro gavillucci
ADV

Il processo e i referti

ADV
Siamo venuti per dire con forza che la decisione di dismettere Claudio Gavillucci per ragioni tecniche è arrivata al termine di un procedimento privo di qualsiasi tipo di trasparenza. La dimostrazione più lampante è che i referti incompleti, degli osservatori arbitrali, chiamati a dare i voti in base ai quali verrà stilata la graduatoria, vengono inviati all’arbitro solo a distanza di mesi dalla partita. In questo modo, non solo perdono la loro capacità di «formazione», nel senso di spiegare a un arbitro cos’ha sbagliato in modo che si corregga nelle successive partite, ma soprattutto gli giungono senza né il voto, né il giudizio generale sulla prestazione.
Non vengono inoltre indicate agli arbitri le valutazioni su altri elementi essenziali come la difficoltà della gara, lo stato di forma e l’affidabilità, tutti decisivi per verificare la corretta formazione del voto. Signori giudici, dovete sapere che tutti questi dati in formato Word vengono elisi del voto all’interno della segreteria dell’Aia e rinviati a distanza di tempo all’arbitro il quale, nel frattempo, non può rilevare nessuna anomalia, non può, secondo regolamento, fare alcuna contestazione, neppure dinnanzi a errori oggettivi. Il voto non lo conosce mai.
ADV