I n Serie A si rischia una ripresa degli allenamenti a macchia di leopardo, dopo che il governo ha negato alle squadre la possibilità di riprendere la preparazione nei loro centri sportivi prima del 18 maggio. Emilia-Romagna, Campania e Lazio hanno infatti deciso di consentire una riapertura delle strutture già da lunedì 4 maggio, almeno per la preparazione individuale.
Apripista è stata l'Emilia-Romagna che ha autorizzato i calciatori di Spal, Bologna, Parma e Sassuolo a tornare da da lunedì nei rispettivi centri sportivi per allenarsi, sia pure individualmente. L'ordinanza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Prevede che le sedute dovranno svolgersi "nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse", equiparando gli atleti delle discipline individuali a quelli che praticano sport di squadra.
Poi è arrivata la Campania con il governatore, Vincenzo De Luca. "A me pare che ci siano condizioni per consentire gli allenamenti della squadra del Napoli", ha detto De Luca ricordando che il presidente Aurelio de Laurentiis ha sottolineato come gli azzurri abbiano tre campi di calcio a Castel Volturno e quindi sia "possibile fare allenamento con un distanziamento di anche 20 metri" e anche "per fasce orarie, senza l'uso comune delle docce e utilizzando il trasporto individuale".
"Valuteremo la sua richiesta e la sottoporremo alla task foce ma se vengono tutte le norme di sicurezza mi sembra ragionevole", ha aggiunto. La Regione Lazio, da parte sua, sta studiando la norma che consentira' anche alle squadre di calcio di tornare ad allenarsi, seppure in forma rigorosamente individuale. Lazio e Roma potranno quindi riaprire Formello e Trigoria a meno che non sopraggiunga un nuovo intervento governativo.
L'ex ministro dello Sport Luca Lotti ha chiesto al presidente della regione Toscana di seguire l'esempio di queste tre regioni, tutte peraltro governate dal centrosinistra e non da governatori ribelli d'opposizione.
Resta da vedere cosa farà il governo, tenuto conto che una ripresa degli allenamenti a macchia di leopardo rischierebbe di falsare un'eventuale ripresa del campionato. Finora il ministro dello Sport, il pentastellato Vincenzo Spadafora, non ha dato per scontata una ripresa degli allenamenti neppure al 18 maggio e comunque solo con protocolli rigidi.