I bambini delle scuole calcio inglesi di età pari o inferiore a 11 anni "non dovrebbero mai colpire la palla di testa in allenamento". Agli Under 12 si consiglia un solo allenamento al mese con massimo 5 "impatti". Agli Under 13, un allenamento a settimana, sempre senza superare i 5 "impatti", che diventano 10 fino alla categoria degli Under 16. Non ci sono limitazioni del genere per gli Under 18 ma, anche per loro, si sottolinea la necessita' di ridurre questo tipo di "training" vista la frequenza dei colpi di testa all'interno di una partita. Queste sono le nuove linee guida pubblicate e diffuse dalla Federazione calcistica dell'Inghilterra (FA) sul suo sito ufficiale.
Le nuove indicazioni sono state stilate recependo i risultati di uno studio pubblicato nell'ottobre del 2019, da parte dell'Università di Glasgow, che ha messo in evidenza come gli ex calciatori professionisti abbiano una maggiore probabilità di soffrire di patologie legate alla demenza e al morbo di Parkinson.
La nota della Football Association inglese sottolinea come "non ci siano ancora prove definitive che suggeriscano come il colpire la palla con la testa determini l'incidenza di malattie neurocognitive degenerative" ma, allo stesso tempo, appare importante "limitare qualsiasi rischio potenziale". Anche la federazione irlandese e quella scozzese adotteranno le medesime misure. Entro fine anno, infine, si attende un documento che verrà stilato dal comitato medico della UEFA per definire gli standard da seguire a livello europeo.