M ancano poco più di 24 ore alla calcio d'inizio che per la Juventus potrebbe valere un’intera stagione. E se la squadra di Allegri ci arriva con la tranquillità di avere lo scudetto già in tasca, sono molte le implicazioni che potrebbero determinare forti ripercussioni all’interno del club. Questioni relative al tifo, sempre più diviso; al futuro dell’allenatore toscano, su cui si allunga l’ombra di Zidane; al futuro di Cristiano Ronaldo, che qualcuno vorrebbe nostalgico e con la testa già verso altri lidi. Ma il tema più importante, intorno al match di Champions League, è quello economico che potrebbe condizionare i prossimi mesi tra calciomercato e investimenti.
Guadagni ad oggi (e quelli possibili)
A febbraio avevamo pubblicato un approfondimento per mettere in evidenza quanto Roma e Juventus, sopravvissute ai gironi eliminatori, si giocassero nelle sfide degli ottavi in termini di introiti. I giallorossi, eliminati dal Porto e orfani di Di Francesco, hanno dovuto rinunciare a una cifra che oscilla tra gli 11 e i 12 milioni di euro derivanti dai premi messi in palio dalla UEFA. La Juventus, domani sera, rischia di fare altrettanto. Soldi che andrebbero a rimpinguare un gruzzolo di 75 milioni già incassati per il percorso fatto finora.
Secondo quanto riporta il sito Calcio e Finanza, invece, la Juve avrebbe invece già fatto sua una cifra intorno agli 82 milioni di euro e, in caso di sconfitta, perderebbe una cifra di poco superiore ai 10 milioni di euro. Per Eurosport, che inserisce anche una stima degli incassi derivanti dai biglietti, la Juve arriverebbe a perdere circa 15 milioni di euro (10,5 + 4) rinunciando ad altri 16 milioni messi in palio (12 + 4) per la sfida successiva, quella dei quarti di finale.
Se arrivasse l'impresa di ribaltare il risultato del Wanda Metropolitano, il club torinese tornerebbe in corsa per l'intero jackpot che, vista anche l'uscita della Roma, vale oltre 125 milioni milioni euro complessivi (compresi quelli già ottenuti).
Un altro elemento di cui la Juventus deve tenere conto è la presenza del suo titolo nella borsa di Milano. Dopo il 2-0 dell’andata, per opera dei gol di Gimenez e Godin, ci fu un crollo delle azioni di notevoli dimensioni (-11%). Una giornata nera per il titolo, quella del 21 febbraio, che collocò la Juventus nella lista dei peggiori della seduta, con una discesa da 1.45 a 1.26 euro per azione. Non stupisce dunque che la gara di ritorno, con una possibile eliminazione sullo sfondo, venga osservata con attenzione anche da tutti quelli che hanno sottoscritto il bond lanciato dalla società qualche settimana fa.
Secondo quanto scrive Money, inoltre, se lo scenario peggiore dovesse infine verificarsi, ovvero con la squadra eliminata dalla Champions, “a pesare di più potrebbe essere la perdita in termini di immagine e diritti TV su cui la società bianconera basa prevalentemente i suoi guadagni, più che in termini di premi UEFA e incassi da vendite dei biglietti”.
Le ultime dai campi
Accanto a tutto ciò ci sono le questioni sportive. L'ultima riguarda Godin, il centrale di difesa uruguaiano promesso sposo dell’Inter, inserito nella lista dei convocati da Simeone nonostante la botta presa in allenamento. Sfuma la speranza dei tifosi bianconeri di non vederlo partire per l'Italia come accadrà, invece, per lo squalificato Diego Costa.
L'Allianz Stadium registrerà l'ennesimo tutto esaurito e proverà a spingere la squadra nonostante i dissidi tra le varie frange emersi durante il match con l’Udinese di venerdì. I Drughi, gruppo storico del tifo organizzato, sulla pagina Facebook hanno fatto sapere che lo sciopero in corso verrà sospeso per maricare tutti uniti verso l'obiettivo della qualificazione. Una decisione saggia che però rimanda un problema che non sembra facilissimo da gestire per la società, nonostante gli appelli di Cristiano Ronaldo.
La Juve, per la sfida di martedì sera, si affiderà al suo bunker che fino ad ora ha fatto registrare l’80% di vittorie, con solo 9 sconfitte all'attivo, per tentare una vera e propria impresa. L’ultima vera delusione, tra le mura amiche, fu quella impartita dal campione portoghese, con la rovesciata, nella sfida con l'altra squadra di Madrid. Tempi che oggi sembrano lontani di fronte a una gara in cui la squadra, l'allenatore e la società si giocano moltissimo.