L a chiamano Lady Messi, perché non solo è la mente ma anche il braccio, e quindi i passaggi e i gol del Paris Saint Germain, proprio come il Leo più famoso del calcio è la stella cometa del Barcellona. Wang Shuang, che il 23 gennaio compirà 24 anni, è del resto abituata da sempre ai fari della ribalta. A 12 anni era già la stella della nazionale cinese under 17, a 17 giocava in quella under 20, nel 2013 è stata eletta calciatrice dell’anno in Corea col Daejeon Sportstoto, nelle stagioni 2016 e 2017, ha conquistato per due anni consecutivi il campionato cinese con il Dalian Quanjian, quest’anno, ha iniziato la stagione con il neo promosso Wuhan Ladies, ma poi è passata al PSG col quale aveva firmato in estate per due anni.
“Per me è una responsabilità ed un onore: ho la responsabilità di far bene ed è anche un riconoscimento per il calcio cinese, a conferma che abbiamo qualità e possibilità di brillare anche in Europa”. Forte dell’etichetta di maggior talento del calcio cinese, con già 86 presenze in nazionale cinese, aggiudicandosi il bronzo all’Asian Cup in Giordania e l’argento agli Asian Games in Indonesia.
Centrocampista offensiva, piccola, veloce, col tiro mancino sempre pronto, Lady Messi ha le idee chiarissime: “Mi domando sempre come posso essere riconosciuta dalle compagne. L’unico modo è lavorare duro e segnare spesso, così che possano aver confidare in me. In partita ci si aspetta che io sia determinata, che mostri la mia abilità e che segni quando occorre. Mi sembra l’unico sistema per guadagnare la fiducia dagli altri”. Con pensierini così è entrata nella storia come la prima cinese a segnare nella UWCL la Champions delle donne.
Infatti, in dieci partite, ha realizzato quattro gol ed altrettanti assist, sorprendendo spesso con le sue iniziative personali. Tanto da meritarsi il premio di calciatrice asiatica dell’anno. Che la inorgoglisce, e la motiva: “Per è un onore davvero totale. Il calcio è uno sport che rappresenta l’uguaglianza, spero che questo premio ricordi alle ragazze in Asia che, se hanno un sogno, dovrebbero continuare a inseguire quel sogno e trasformarlo in realtà”.
Anche se la velocissima cinese non si distrae: domenica, in campionato, ha segnato al 58° con un bel tiro da fuori area, contribuendo al 7-1 contro il Metz, col quale il PSG allunga il record di imbattibilità dopo 14 partite, 12 vinte, col Lione, secondo, a due punti in classifica. Il commento? “Mi sembra bello aver segnato l’ultimo gol dell’anno, prima della ripartenza del 12 gennaio, ma la squadra ha ancora molti alti e bassi, a volte giochiamo abbastanza bene ed altri abbastanza male. Anche se siamo un gruppo giovane e quindi è abbastanza normale”.
I grandi obiettivi di Wang sono fissati in Francia. Dopo il campionato di prima divisione, ci sarà il Campionato del mondo: “Penso che l’esperienza francese sarà un vantaggio, Parigi è la casa del PSG, e io sono al mio secondo Mondiale, il primo da titolare. Il mio obiettivo è segnare più gol possibile per aiutare la Cina”. Che avrà un cammino difficilissimo, contro Germania (due volte campione del mondo), Spagna e Sud Africa.
D’altra parte, se Wang da sola, per il suo popolo, è Lady Messi, con le compagne diventa “Le rose d’acciaio”.