P er chi ama il calcio non è ancora tempo di andare in ferie. Dopo l’atto conclusivo del mondiale in Russia è arrivato il momento di ritirare fuori la sciarpa azzurra e tornare a tifare per la Nazionale. Oggi, in Finlandia, scatta l’Europeo Under 19 con l’Italia intenzionata a giocarsi le sue chance per il titolo. Quello sfuggito due anni fa, in finale, contro la Francia di un giovanissimo e già travolgente Mbappé. Quella del 2016, allenata da Paolo Vanoli, era la squadra di Meret, Barella, Locatelli e Cutrone. Giocatori che nel giro di due anni sarebbero diventati dei calciatori capaci di fare la differenza anche ad alto livello.
I nuovi azzurrini
La prima novità è in panchina. A guidare i ragazzi, nati nel biennio 1999-2000, c’è Paolo Nicolato che nel 2014, grazie a una cavalcata memorabile, condusse il Chievo alla vittoria dello scudetto Primavera. Tra i convocati spicca per la porta il nome di Plizzari, portiere del Milan che vanta già una buona esperienza in Serie B con la Ternana, e per la difesa quelli di Bettella e Bellanova, difensori di cui si dice un gran bene.
A centrocampo occhi puntati su Nicolò Zaniolo, arrivato alla Roma dall’Inter nell’affare Nainggolan e Filippo Melegoni che molti, per movenze e look, già paragonano a Pirlo. I due nomi forti dell’attacco azzurro hanno meno bisogno di presentazioni visto che sono reduci da un’ottima stagione: lo juventino Moise Bioty Kean e il beneventano Enrico Brignola. Il primo, dopo il prestito a Verona, potrebbe iniziare la stagione all’estero, visto che sulle sue tracce ci sono club come Monaco, Leganes e Lipsia. Il secondo, invece, potrebbe seguire De Zerbi, suo allenatore in Campania, al Sassuolo. I due saranno affiancati da Andrea Pinamonti, uno dei prospetti più interessanti usciti dalla prolifica cantera dell’Inter. Insomma, nonostante qualche assenza, quella dell’atalantino Bastoni su tutti, ci sono le premesse per puntare a qualcosa di importante.
La formula del torneo
Alla fase finale dell’Europeo si sono qualificate 8 squadre divise in due gironi. L’Italia è stata inserita nel gruppo A con Finlandia, Portogallo e Norvegia. Nel gruppo B si affronteranno Francia, Inghilterra, Ucraina e Turchia. Si qualificano alle semifinali le prime due del girone ma è fondamentale non arrivare ultimi perché le terze classificate si giocheranno lo spareggio decisivo per decidere la quinta e ultima partecipante al mondiale del 2019 in Polonia.
Le rivali (e come seguire la nazionale in tv)
Sono molte le insidie che attendono gli azzurrini. L’esordio di oggi contro i padroni di casa sarà il primo test per capire la tenuta mentale e fisica dei calciatori di Nicolato. Oltre ad affrontare il tifo dei sostenitori locali, c’è da sottolineare come in Finlandia il campionato sia già iniziato e come molti dei giocatori abbiano già nelle gambe diverse partite. Giovedì ci sarà il big match con il Portogallo, finalista nella passata edizione e ambizioso candidato per la vittoria finale. Ultimo scoglio, domenica 22 luglio, contro la Norvegia, con la speranza di aver già chiuso il discorso qualificazione. Tutte le gare sono trasmesse su Raisport. Nel girone B l’attenzione è rivolta ai campioni in carica dell’Inghilterra e alla Francia dei mille talenti.
Una lunga attesa
Sono 15 anni che l’Italia attende di tornare sulla vetta d’Europa. L’ultima vittoria risale al 2003. Era la Nazionale di Berrettini con in campo Aquilani, Lodi e Pazzini. Si giocava in Liechtenstein e nel girone eliminatorio c’erano Norvegia e Portogallo, quest’ultima superata poi anche in finale. Precedenti che fanno ben sperare, almeno per la cabala. Da allora l’Italia ha giocato altre due finali, nel 2008, contro la Germania (1-3) con Raggio Garibaldi, Paloschi e Bonaventura in campo e, come detto, nel 2016 (0-4). Due sconfitte nette che gridano vendetta.