C he Cristiano Ronaldo sia rimasto colpito dagli applausi dell’Allianz Stadium non è una notizia nuova. Che quell’emozione possa aver contribuito ad annoverare la Juventus tra le possibili mete future del portoghese non era affatto scontato. Eppure per la stampa portoghese e per Marca, uno dei principali quotidiani sportivi spagnoli, Torino sarebbe balza in cima ai desideri del più forte giocatore del mondo. La trattativa sarebbe nata qualche settimana fa quando Marotta e Agnelli hanno incontrato il suo agente, Jorge Mendes, per chiudere l’affare Cancelo.
Secondo il giornale lusitano A Bola, le trattative sarebbero già molto avanzate: la Juventus avrebbe offerto quattro anni di contratto per un totale di 120 milioni di euro. La clausola di Cristiano Ronaldo che si aggirerebbe intorno al miliardo di euro non fa paura. È la volontà del giocatore di lasciare Madrid a contare davvero. E per una cifra poco più alta di 100 milioni si potrebbe chiudere con Florentino Perez. Il Corriere dello Sport aggiunge che ci sarebbe una linea diretta aperta tra il Presidente Agnelli e il giocatore. Telefonate che avrebbero costruito una sintonia totale tra le due parti in gioco.
“Non la Premier League, non il Paris Saint-Germain, non la Cina o il Giappone: la Juventus è la squadra più accreditata ad acquistare Cristiano Ronaldo”. Per Marca l’operazione sarebbe legata alla cessione di Higuain. Probabilmente in Inghilterra alla corte di Mourinho o di quel Chelsea italiano che sarà, probabilmente, targato Sarri. Anche in Spagna scrivono che l’accordo con CR7 sarebbe già stato trovato e che lo scoglio sarebbe rappresentato dalle richieste del Real Madrid. La Juve, del resto, sarebbe pronta a mettere sul piatto 30 milioni all’anno, cinque in più rispetto all’ultima proposta dei Blancos. Tantissimi soldi per uno che ha appena compiuto 34 anni ma che, vista l’ultima stagione, sembra tutt’altro che in fase calante. Per Tuttosport, giornale torinese, sono molti i motivi che hanno spinto Ronaldo a guardare con fascino la sfida che la Juventus rappresenta: dal mito della Serie A, che avrebbe fin da bambino, alla volontà di conquistare la Champions con una squadra forte ma considerata outsider rispetto alle grandi d'Europa. Un successo che gli consentirebbe di guadagnare punti nella sfida personale con Leo Messi.
L’italiano ai tempi di Ancelotti
Secondo quanto scrive Sky, Cristiano non avrebbe neanche problemi di lingua. “Il portoghese capisce benissimo l’italiano e lo parla piuttosto bene. Quando Carlo Ancelotti allenava il Real Madrid, il giocatore gli chiedeva di parlargli in italiano quando possibile, per poter acquisire dimestichezza con la lingua”. Quello del pallone, invece, è un linguaggio che può solo insegnare a chi gli sta intorno. E a Torino già sognano.