C osa rischia la Roma dopo l'agguato che è quasi costato la vita a un tifoso del Liverpool poco prima della semifinale di Champions? Se accertare le responsabilità individuali sembra abbastanza facile, grazie ai video che documentano l'aggressione, più difficile è con quelle oggettive e quindi, anche se l’Uefa ha annunciato che non farà sconti, non sarà facilissimo sanzionare la Roma.
I rapporti sono attesi per oggi alla Uefa - scrive la Gazzetta dello Sport - e dovrebbero consentire l’apertura immediata di un’indagine. Per la Roma la sanzione più probabile, visti i precedenti in casi simili, sarebbe il divieto di vendere biglietti ai tifosi per una o più trasferte. Meno probabile che l'incontro si disputi a porte chiuse in casa, proprio perché i fatti si sono svolti altrove.
Cosa bisogna stabilire
L’Uefa attende il rapporto arbitrale, quello del delegato, quello del responsabile della sicurezza e la relazione delle autorità britanniche. L’assalto non si è svolto dentro lo stadio ma all’esterno, anche se a pochissimi metri dalle porte di Anfied. Il regolamento disciplinare Uefa parla di responsabilità "dentro e vicino allo stadio", e della possibilità di punizioni anche se non si accertano negligenze nell’organizzazione (articolo 16 codice disciplinare).
I precedenti
Non è la prima volta che ultrà della Roma si scontrano con le tifoserie dei club inglesi: ci sono precedenti con Tottenham, Manchester United e West Ham che potrebbero aggravare la situazione. E comunque i tempi non sono brevi: per Athletic Bilbao-Cska Mosca, un caso che non riguarda squadre italiane ma in cui a perdere la vita (per un infarto) fu un poliziotto, oltre due mesi dopo i fatti l'inchiesta non è ancora giunta a conclusione. Gli scontri risalgono al 22 febbraio, il rapporto è arrivato a Nyon il 22 marzo e l'indagine è ancora in corso