N uova formula, nuova vita. Il Fair Play finanziario, voluto da Platini nel 2010, subisce una terza modifica in 8 anni di vita. Le parole d'ordine sono: maggiore trasparenza e rapidità nei controlli. Sul sito delle società dovranno essere pubblicati i bilanci, comprensivi delle spese per agenti e intermediari. Verranno messi sotto la lente anche i “finti” prestiti, qualora il valore del riscatto dovesse raggiungere cifre astronomiche.
Il presidente della lazio Claudio Lotito è favorevole al nuovo FPF, e non crede che, in passato, i club più potenti d'Europa siano stati favoriti dalla vecchia regola.
“Ben venga tutto ciò che porta a trasparenza, per evitare il doping amministrativo e plusvalenze enormi. Chi ha più soldi da spendere è libero di acquistare chi vuole. Il problema però è a monte: le plusvalenze devono essere reali, senza compensazioni”.
Che cosa vuole dire?
“Che deve essere tutto controllato. Il problema esiste quando si vende a un prezzo alto, ad un valore non vero, con raggiri e compensazioni che non valgono nulla. Se una società valuta la vendita di un giocatore a 100 milioni, facendo cassa per il Fair Play Finanziario, ma dalla società acquirente riceve 50 milioni più la contropartita di un giocatore scarso che non vale i restanti 50, allora c'è qualcosa che non quadra".
Presidente Lotito, lei crede che con il nuovo Fair Play Finanziario, possano cambiare le cose?
“Io lo spero e sono positivo, ci devono essere canoni uguali per tutti e massima trasparenza. L'importante è che non vengano modificati i risultati sportivi, ma su questo argomento, prendo fiducia dalla Premier League e dalla vittoria dello sconosciuto Leicester di Ranieri due anni fa. Dal canto mio, la Lazio ha sempre cercato un equilibrio economico, ho risanato debiti per 550 milioni di euro, e nell'ultimo semestre ho ricavato un utile di 48 milioni e mezzo".
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