E mpoli - La Roma supera 2-1 l'Inter nel posticipo domenicale in una partita dalle mille emozioni, in rete Dzeko, Banegae Manolas. La Juventus e' tornata a vincere schiacciando l'Empoli col punteggio di 3-0. In evidenza Dybala, autore del gol che ha sbloccato la gara, e principalmente l'inarrestabile Higuain, che ha firmato anche in questa occasione una doppietta. Il Napoli non riesce a tenere il passo e scivola a -4 dopo la prima sconfitta stagionale. La squadra di Sarri e' stata piegata a Bergamo dall'Atalanta, che ha capitalizzato con tre punti pesanti la rete realizzata nel primo tempo da Petagna. Si tratta della seconda vittoria di fila per la squadra di Gasperini che ritrova una classifica piu' tranquilla, mentre i partenopei dopo il 4-2 sul Benfica in Champions League evidenziano un passo indietro, non riuscendo a segnare malgrado i quattro attaccanti nel finale.
Alle 18 vittorie casalinghe per il Milan (4-3 in rimonta sul Sassuolo con tante polemiche) e del Torino (2-1 alla Fiorentina).
Seconda vittoria di fila (terza nelle ultime quattro) per il Cagliari di Rastelli che piega il Crotone, sempre ultimo con 1 solo punto. Sconfitta interna per il Bologna che cede l'intera posta in palio al Genoa. Quando la gara sembrava avviarsi verso il pari senza reti, e' stato ancora una volta Giovanni Simeone a segnare un gol pesante che regala tre punti alla squadra di Juric. Gara nervosa e tre espulsi (Gastaldello, Gentiletti e Dzemaili).
Il Palermo di De Zerbi vede sfumare la seconda vittoria consecutiva in trasferta proprio sul filo di lana. Al Ferraris contro la Sampdoria di Giampaolo, la squadra rosanero segna nella ripresa con il solito Nestorovski (terza segnatura stagionale), rimane in dieci negli ultimi minuti per il rosso a Gazzi e subisce proprio in extremis il pari di Bruno Fernandes con un bolide da fuori area.
ROMA-INTER 2-1 - Splendida partita all'Olimpico e successo della Roma sull'Inter per 2-1: apre Dzeko, pareggia Banega, decide Manolas. Spalletti lascia in panchina Totti e Nainggolan e punta su Dzeko con Florenzi, Salah e Perotti alle sue spalle mentre nell'Inter recupera Joao Mario, in mezzo con Medel, e Perisic e' preferito a Eder per affiancare Banega e Candreva a sostegno di Icardi. Dopo una buona partenza nerazzurra, la Roma passa: e' il 5', Salah premia l'inserimento in area di Bruno Peres che mette in mezzo dove Dzeko anticipa Murillo, insaccando da pochi passi. La squadra di Spalletti prende fiducia, forse troppa visto che al 9' lascia troppo spazio ai nerazzurri e da distanza siderale Banega centra il palo a Szczesny battuto. La partita e' un susseguirsi di emozioni, con Salah che per due volte in un amen sfiora il raddoppio: l'egiziano prima calcia sull'esterno e poi si fa ipnotizzare da Handanovic, miracoloso poi su Florenzi. Non e' da meno Szczesny, che smanaccia un cross velenoso di Banega e nel finale di primo tempo compie un miracolo su Candreva, che gia' al 32' aveva sbagliato malamente al volo da pochi passi il pallone dell'1-1. Ma anche la Roma ha di che recriminare perche' prima un destro a giro di Perotti e poi Florenzi imbeccato da Juan Jesus non trovano di un soffio la porta. Nella ripresa Inter vicina al pari con Perisic ma Szczesny e' miracoloso, poi la Roma sfiora il raddoppio con un colpo di testa di Strootman sul cross da destra di Salah. Al 27', pero', ecco l'1-1: triangolo Banega-Icardi-Banega e conclusione vincente dell'ex Siviglia. Ma la gioia nerazzurra dura appena 4 minuti perche' sulla punizione di Florenzi c'e' l'incornata vincente, complice la deviazione di Icardi, firmata Manolas. E nel finale Handanovic nega il 3-1 a Dzeko con una parata super.
MILAN-SASSUOLO 4-3 - Orrori e prodezze, errori e gol meravigliosi. Succede di tutto a 'San Siro', dove il Milan sconfigge 4-3 la sua bestia nera Sassuolo al termine di una partita da infarto. Primo tempo chiuso sull'1-1 dalle reti di Bonaventura e Politano. Nella ripresa succede di tutto: il Sassuolo scappa sul 3-1 con Acerbi e Pellegrini, la squadra di Montella, complice l'ingresso di un Niang letteralmente scatenato, ribalta tutto in otto minuti con un rigore di Bacca, uno strepitoso gol al volo di Locatelli e Paletta. Montella sale a 13 punti con tre vittorie e un pari nelle ultime quattro e si guadagna il terzo posto al fianco di Lazio e Chievo in attesa di Roma-Inter. Di Francesco deve cominciare a preoccuparsi del rendimento fuori casa dei suoi uomini. Nei primi minuti del match rossoneri (c'e' Gomez al posto dell'infortunato Romagnoli) superiori nel palleggio mentre la squadra di Di Francesco preferisce aspettare con una linea difensiva di sei uomini. Il vantaggio arriva meritatamente al 9' con Bonaventura, che salta un uomo, punta l'area e trafigge Consigli con la decisiva deviazione di Acerbi. Sessanta secondi dopo pero' pasticcio difensivo dei padroni di casa: Abate sbaglia l'appoggio per Montolivo, Politano ruba palla, disorienta con una finta Gomez e Donnarumma e infila il pari a porta vuota. Dopo il pareggio la manovra dei neroverdi (oggi in maglia blu) cresce visibilmente fino a meritare il vantaggio. Anzi, il Sassuolo lo segnerebbe pure il 2-1. Cross di Politano, l'esordiente Adjapong, lasciato colpevolmente libero, devia male di testa e il pallone, invece di andare verso la porta, colpisce la sua mano e finisce in rete. Su segnalazione dell'addizionale Guida annulla per il tocco con l'arto e ammonisce Adjapong perche' ritiene la deviazione volontaria. Decisione dubbia. Altro episodio che fara' discutere al 33': Donnarumma perde ingenuamente palla in area sul pressing di Politano e lo ostacola fin troppo energicamente con il braccio.L'attaccante cade a terra, Guida lascia proseguire ma sembrava rigore.
TORINO-FIORENTINA 2-1 - Un Torino ancora una volta organizzato, combattivo e concentrato ha battuto la Fiorentina, per 2-1, confermando quanto di buono aveva messo in luce, nell'ultima uscita, contro la Roma. Allo stadio Olimpico Grande Torino i granata hanno mostrato piu' cattiveria e maggiore convinzione rispetto ai volenterosi ma poco efficaci avversari viola. Decisivo (anche oggi) l'ex giallorosso Iago Falque (al quarto gol in questa stagione), bravo a sbloccare il risultato e a ispirare Benassi, autore della rete del definitivo ko. Inutile il gol dei gigliati, siglato da Babacar a pochi minuti dal triplice fischio.Nei padroni di casa, orfani dello squalificato Vives e degli infortunati Ajeti, Obi e Molinaro, Sinisa Mihajlovic ha proposto dal primo minuto un 4-3-3 molto simile a quello brillante visto sette giorni fa contro i giallorossi. Spazio dunque a Zappacosta (preferito al malconcio De Silvestri), Rossettini, Castan e Barreca a protezione di Hart; ad Acquah, Valdifiori e Benassi sulla linea mediana; con il tridente offensivo composto da Iago Falque, Belotti e Boye'. In scena nella ripresa Ljajic.Negli ospiti, con la rosa al completo, Paulo Sousa ha scommesso sul collaudato 3-4-1-2, schierando Tomovic, Astori e Salcedo davanti a Tatarusanu 6; Bernardeschi, Sanchez, Badelj e Milic a centrocampo; con Ilicic (sostituito nell'intervallo da Zarate) e Borja Valero a sostegno di Kalinic. Fra le riserve, invece, Gonzalo Rodriguez e Tello.
Il Torino ha cominciato subito forte. Al 9', su cross di Zappacosta, Belotti ha sfiorato il palo con un bel colpo di testa.Un minuto dopo lo stesso Zappacosta ha tirato con molta violenza dai 25 metri, sfiorando l'incrocio dei pali. Il vantaggio dei padroni di casa e' giunto, poi, al 15': Iago Falque e' stato lesto a rubare la palla a Salcedo (sul rimpallo ha pure toccato la sfera con la mano), prima di involarsi verso la porta avversaria e di trafiggere Tatarusanu con un "classico" sinistro a girare. I viola hanno comunque provato a rispondere, fra una protesta e l'altra (non solo per il gol, viziato da fallo di mano, dell'1-0): al 5' Kalinic ha reclamato un penalty per un presunto contatto falloso in area con Rossettini (prima di una debole conclusione); al 17', dopo una incomprensione fra Hart e Castan, ancora l'attaccante viola non e' stato abile e rapido a colpire. Poco dopo la mezzora, su cross di Bernerdeschi, Kalinic di testa, da due passi, ha colpito debolmente addosso ad Hart. Al 41', infine, ha provato ha raddrizzare la sfida Sanchez: il suo sinistro a colpo sicuro, sugli sviluppi di un corner, pero', e' terminato di poco largo.Vibrante pure la ripresa. Al quarto d'ora il Toro ha raddoppiato: Iago Falque ha pescato col contagiri, in area di rigore, Benassi, il quale ha trafitto sul primo palo il colpevole Tatarusanu. Sei minuti piu' tardi Hart ha ribattuto una conclusione violenta ma centrale di Borja Valero. Al 39', su un cross da sinistra di Milic, Babacar ha svettato piu' in alto di tutti, siglando di testa il 2-1. Subito dopo Tatarusanu si e' opposto bene al tentativo (anche questo di testa) del neo entrato Martinez. Per il resto del match i granata hanno controllato bene gli attacchi dei viola, portando al termine, con merito, la vittoria.
ATALANTA-NAPOLI 1-0 - La Juventus chiama, il Napoli non risponde. Se i tricolori espugnano Empoli nell'anticipo di mezzogiorno, i partenopei si fermano allo stadio Atleti Azzurri d'Italia, sconfitti per 1-0 dall'Atalanta con la rete decisiva di Petagna. Un ko che allontana gli azzurri dalla vetta, visto che i bianconeri sono ora a +4, e apre il 'dibattito' sulle fatiche europee che si fanno sentire in campionato. Senza lo squalificato Kessie e gli indisponibili Konko, Pinilla e Spinazzola, Gasperini scommette ancora in attacco su Petagna, preferito a Paloschi, supportato da Gomez. Reduce dalla grande serata di Champions League contro il Benfica, Sarri ha la rosa al completo e si affida ad un tridente offensivo composto da Callejon, Milik ed Insigne, con Mertens in panchina.
L'avvio di gara e' di marca partenopea, con Insigne che al 5', su punizione, si fa subito pericoloso.Pero' sono i nerazzurri ad andare in vantaggio al 9': cross dalla sinistra di Gomez, Koulibaly non ci arriva, la sfera sbatte sulla faccia di Ghoulam ed arriva tra i piedi di Petagna, che di forza mette dentro l'1-0. Il Napoli accusa il colpo e perde in lucidita', l'Atalanta si galvanizza e non rinuncia ad affondare quando trova spazi. Berisha fa poi il suo quando viene chiamato in causa: al 22' respinge coi piedi un destro di Callejon, al 29' vola sotto il 'sette' per spedire in corner una gran punizione di Ghoulam. Se dunque i campani sfiorano il pari, i padroni di casa vanno vicinissimi al raddoppio in altre tre occasioni.Al 33' Reina devia in angolo una botta di Gomez, al 34' Drame' stampa la traversa con un violento destro fa fuori e al 35' Petagna, tutto solo, stacca male al centro dell'area e non trova lo specchio. Al 42', grande azione del Napoli e Milik, al volo, esalta ancora le doti di Berisha. Di Zielinski, al 42', l'ultimo assalto di un primo tempo divertente e giocato a buoni ritmi. Nella ripresa, dopo 9' Sarri mette dentro Mertens per uno spento Callejon e gli azzurri stringono d'assedio i lombardi. Un dominio sterile, quello del Napoli, che si rende minaccioso al 25' con un diagonale di Hamsik e che, per aumentare il peso in fase offensiva, beneficia anche dell'innesto di Gabbiadini. Le due panchine esauriscono i cambi (si rivede anche Giaccherini), il match non ha piu' ritmi elevati e, al 39', il Napoli rischia di subire il contropiede dell'Atalanta. Gabbiadini stacca senza trovare nessuno al centro, Grassi si invola nel piu' classico dei coast to coast arrivando pero' stanco alla conclusione. Nel recupero il Napoli tenta di strappare il pari senza pero' riuscirvi: Rizzoli fischia la fine e fa festa solo l'Atalanta.
I padroni di casa giocano un primo tempo di grande intensita', aggressivi e puntuali nelle coperture, mentre la squadra di Nicola, a parte i timidi tentativi in solitaria di Falcinelli, il piu' delle volte abbandonato al suo destino, rimane chiusa a riccio a protezione della propria area di rigore. Un atteggiamento fin troppo prudente per una squadra affamata di punti contro un avversario che, al contrario, sta costruendo le proprie fortune in casa (2-2 in rimonta con la Roma, vittorie con Atalanta e Sampdoria). E' Di Gennaro a punire i pitagorici al 38' con un sinistro potente e angolato dalla distanza, praticamente da fermo, che prende uno strano effetto a uscire e diventa imparabile per Cordaz. Proprio il centrocampista scuola Milan, insieme a Tachtsidis, risulta tra i migliori dei suoi per lucidita' - nonostante il caldo estivo - e senso delle geometrie. Anche il greco prova a mettere la sua firma sul match ma al 25' Cordaz e' bravo a respingere il suo sinistro al volo su azione d'angolo. Il Crotone e' tutto nel destro in corsa di Tonev su servizio di Falcinelli e in un tentativo da lontanissimo dell'ex Sassuolo poco dopo la mezzora: pallone alto di poco. Ospiti piu' volitivi a inizio di ripresa ed e' sempre Falcinelli il piu' attivo, muovendosi su tutto il fronte offensivo e provando a impensierire Rafael all'8'. Rastelli si sgola, il Cagliari sembra cullarsi sul vantaggio. Ma il raddoppio arriva ugualmente, ancora su iniziativa di Di Gennaro, che avanza in velocita' palla al piede e regala un pallone d'oro a Borriello: il sinistro del centravanti si stampa sulla traversa, sul proseguo dell'azione Sau appoggia a Padoin il cui destro deviato trova Cordaz in leggero ritardo: 2-0. La reazione degli ospiti e' affidata all'onnipresente Falcinelli e a un destro da fuori di Rosi ma e' ancora la squadra di Rastelli a rendersi pericolosa con Murru, che coglie l'esterno della rete con un potente sinistro in corsa, e il solito Di Gennaro, che tenta il sinistro a giro da dentro l'area, ma Cordaz si distende e para con la mano aperta. Con gli ingressi di Stoian e Simy il Crotone va in forcing e tenta l'assalto disperato, andando vicino al 1-2 con Dussenne (per due volte di testa, entrambe su cross del rumeno) e con la giovane punta nigeriana, che spreca da due passi, sempre di testa. La rete la trova, nel modo piu' incredibile, Stoian a tempo scaduto: punizione dai 40 metri, Rafael, forse disturbato dal sole, valuta male la traiettoria e il tiro-cross del rumeno si trasforma in un pallonetto imparabile. Ma per il Crotone e' troppo tardi: sesta sconfitta (e un pari) in sette giornate e ultimo posto solitario a 1 punto, con la salvezza gia' distante 5 punti e la panchina di Nicola sempre piu' in bilico.
EMPOLI-JUVE 0-3 - Nei padroni di casa, orfani degli indisponibili Costa, Laurini e Barba, Giovanni Martusciello ha puntato dal primo minuto sul collaudato modulo 4-3-1-2, inserendo Zambelli, Bellusci, Cosic e Pasqual a protezione di Skorupski; Croce, Mauri e Tello lungo la linea mediana; con Krunic a sostegno del duo offensivo composto da Pucciarelli e Maccarone. Relegati in panchina, invece, Saponara e Gilardino.
Lazio e Chievo corsare volano al terzo posto in classifica
Negli ospiti, privi degli infortunati Marchisio, Benatia, Rugani e Asamoah, Massimiliano Allegri ha proposto in avvio il solito schema (3-5-2), schierando Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon; Cuadrado, Khedira, Hernanes, Pjanic e Alex Sandro a centrocampo; con Higuain e Dybala in attacco.Nel corso della prima frazione Pjanic ha "acceso" piu' volte la Juve con giocate di qualita' ma i bianconeri non sono stati incisivi sotto porta. Al 9' il bosniaco ex Roma ha pescato in area di rigore Khedira: il tedesco ha stoppato la sfera, si e' girato bene ma ha colpito in pieno la traversa da due passi.
Dieci minuti dopo Cuadrado, da posizione molto defilata, ha provato a sorprendere Skorupski, che si e' salvato in corner. Al 35' Pjanic ha lanciato verso la rete degli azzurri proprio il laterale colombiano, il quale si e' presentato tutto solo davanti al portiere dell'Empoli, bravo a ipnotizzare l'avversario, con un'uscita disperata e tempestiva. Al 42' la prima vera conclusione in porta dei padroni di casa: sul tiro violento da appena dentro l'area di Krunic, Buffon ha risposto da par suo, deviando la sfera in calcio d'angolo. Un minuto piu' tardi, dopo un'uscita di Skorupski su Dybala, Higuain ha colpito la sfera in modo magistrale, scavalcando l'estremo difensore degli azzurri con un pallonetto a girare, stoppato sulla linea di porta da Cosic.Intensa e decisiva la ripresa, con gli ospiti padroni del campo e decisamente piu' incisivi. Al 10' ci ha provato Pjanic da calcio da fermo: la palla, deviata da Bellusci, e' uscita di poco al lato. Nove minuti dopo Skorupski ha effettuato un altro mezzo miracolo su Higuain, bravo a controllare e a concludere da posizione ravvicinata, dopo un batti e ribatti nell'area degli azzurri.
Al 20' la svolta del match: Dybala (fino a quel momento in ombra) ha ricevuto la sfera da Alex Sandro e ha castigato il portiere dei toscani con una botta di sinistro. Subito dopo si e' acceso Higuain: al 22', dopo una buona interdizione del neo entrato Lemina, ha siglato il 2-0 con un sinistro violento dal limite; tre minuti piu' tardi, a seguito di un "regalo" di Zambelli, ha saltato il portiere dei toscani, realizzando facilmente il tris bianconero.A seguire e' stata soltanto accademia, con i campioni d'Italia vicini al poker: l'ottimo Skorupski pero' si e' opposto bene a Cuadrado (al 27'), a Lemina (al 29') e infine a Pjaca (al 41'). Poi e' calato il sipario. La Juve ha mantenuto di certo la vetta della classifica. (AGI)