R oma - Non e' arrivato il lieto fine, il viaggio degli eroi e' stato ostacolato da piu' di un antagonista, ma non chiamatela favola. Il Frosinone saluta la serie A nel modo piu' doloroso, perdendo davanti al proprio pubblico contro il Sassuolo, ma lasciando negli occhi uno spettacolo che, nel tritacarne del nostro campionato, ha stupito per potenza e significato. "Per ogni giorno, ogni attimo, ogni istante che stiamo vivendo.. Grazie ragazzi". Lo striscione della curva nord incorniciava un muro giallo azzurro, interrotto solo dalla gigantografia dell'abbraccio dei ragazzi di Stellone, nel post partita contro il Palermo. Piu' in alto, in piccolo, l'appello: "Grazie presidente, riproviamoci insieme".
E proprio da questo messaggio dovra' ripartire Stirpe, impegnato sul fronte del nuovo stadio in costruzione, conscio di aver regalato ai suoi tifosi una stagione comunque indimenticabile. "Il futuro? Non lo so, ne dovro' parlare col presidente - ha confessato Stellone nel dopo-partita - come tutti i giocatori oggi ero concentrato solo sulla salvezza". La sensazione, suffragata dalle prime indiscrezioni, e' che un ciclo si sia chiuso. Dalla Lega Pro alla promozione in A, Stellone ha spremuto se stesso e un gruppo diventato storico e, all'alba di una nuova Serie B, molto dovra' cambiare. I due pezzi pregiati del vivaio - Mirko Gori e Luca Paganini - inizieranno a dare uno sguardo alle tante pretendenti, i prestiti Leali, Rosi, Pavlovic e Chibsah torneranno alla base, e la decisione se continuare o meno spettera' sia a Daniel Ciofani che a Federico Dionisi, la coppia che a suon di gol ha ravvivato, continuamente, il fuoco giallo azzurro. (AGI)