N on ci sarà nessuna rivincita contro l'inglese Anthony Joshua, che lo aveva messo ko all'undicesimo round lo scorso aprile davanti ai 90 mila accorsi allo stadio di Wembley. Wladimir Klitschko, quarantun anni, ventisette dei quali passati sul ring, ha deciso di appendere i guantoni al chiodo. E ha scelto Youtube per dare la notizia ai suoi fan.
"Ho viaggiato per il mondo, ho imparato nuove lingue, creato aziende, aiutato persone bisognose, sono diventato uno scienziato, un imprenditore, un motivatore, un albergatore, un allenatore un investitore e molto altro", sono le parole del pugile ucraino, medaglia d'oro alle olimpiadi di Atlanta del '96, "sono stato e sono ancora in grado di fare tutto ciò grazie all'appeal globale della boxe, al mio talento e, soprattutto, a voi, miei fedeli fan. A un certo punto delle nostre vite dobbiamo, o semplicemente vogliamo, cambiare carriera e preparaci al prossimo capitolo. Un nuovo cammino verso sfide nuove. Come ovvio, non faccio eccezione. E ora è il mio turno".
Una carriera da record
Non sappiamo ancora quale sia la "nuova sfida" che "Dr. Steelhammer" ha annunciato di voler portare avanti. Difficile fare ipotesi, Klitschko è un uomo dalle molteplici passioni, che vanno dagli scacchi al golf. Alle spalle una carriera record che lo ha proiettato nella storia della boxe. Nessun altro pugile ha combattuto tanti incontri, ventinove, per il titolo mondiale dei pesi massimi. A cadere sotto i suoi pugni giganti della nobile arte come David Haye, Alexander Povetkin, Ruslan Chagaev, Samuel Peter, and Kubrat Pulev.
E nessun altro pugile ha collezionato una simile serie di vittorie in proporzione alle sconfitte, appena cinque su sessantanove match, le ultime due rimediate contro atleti, Tyson Fury e il succitato Joshua in quelli che resteranno i suoi ultimi incontri, di oltre dieci anni più giovani. Klitschko è stato inoltre il campione mondiale di pesi massimi che ha detenuto più a lungo il titolo dopo Joe Louis, undici anni contro i nove del "brown bomber" statunitense.