AGI - L'Olimpia Milano batte 66-62 la Virtus Bologna e si aggiudica Gara 1 delle finali scudetto di Serie A. Successo pesante per la squadra di coach Ettore Messina, che espugna subito il campo degli uomini di Sergio Scariolo, alla prima sconfitta casalinga del campionato dopo 19 vittorie consecutive. Mattatore del match Shavon Shields, autore di 18 punti seguito da Datome (13) e Hines (10 e 10 rimbalzi). Agli emiliani invece non bastano i 16 punti di Teodosic. Venerdì Gara 2 sempre a Bologna.
Passano appena 78 secondi e la Virtus rischia subito di perdere proprio Teodosic per una distorsione alla caviglia destra, causata da un contatto in ricaduta sui piedi di Shields dopo un tentativo da lontano. Il serbo esce lasciando tutti in apprensione, ma fortunatamente torna in campo dopo pochi minuti.
I problemi fisici per i bianconeri, però, proseguono anche nel finale di primo quarto, con Shengelia costretto al cambio per un problema all'avambraccio destro (rientrerà anche lui con vistosa fasciatura). Per quanto riguarda le questioni di campo, invece, tanta intensità ma mani fredde sia da una parte che dall'altra: le V Nere tirano con il 23.5%, i biancorossi con il 28.6% trovando 8 punti dei 13 totali con Hines, assistito sempre da un ispirato Rodriguez.
La sagra dell'errore continua anche nel secondo periodo, con le due squadre che sbagliano anche qualche tiro libero, arrivando entrambe all'intervallo sotto al 30% dal campo e sul 28-27 in favore dell'Olimpia.
Al rientro dagli spogliatoi la squadra di coach Messina parte in quinta marcia, piazzando un parziale di 11-0 che vale il +13 grazie alle giocate di Shields e Datome. Bologna prova a restare in partita, ma per l'inizio dell'ultimo quarto si ritrova comunque con 10 punti da recuperare, provando ad alzare subito l'intensita' per limare il distacco. Ci pensa Teodosic a riportare i suoi a -5, Datome però ha altri piani e con una bomba pesante risponde dall'altra parte.
La Virtus non ci sta, costringe Milano ad oltre tre minuti senza canestri, e con i muscoli di Shengelia si riporta in pochi istanti a due sole lunghezze di distanza. Hackett sbaglia i due liberi del possibile pareggio, mentre l'Olimpia dall'altra parte riesce a sbloccarsi e riprendersi un piccolo vantaggio da gestire fino alla sirena finale.