R oma - Finisce 1-1 Carpi-Palermo, anticipo della terza giornata di ritorno di Serie A. Al Braglia di Modena, al 24' i rosanero passano in vantaggio con Gilardino che si libera di Romagnoli e su assist di Hiljemark mette dentro. Il pareggio del Carpi arriva al 29' della ripresa con Mancosu che trasforma il rigore che lui stesso si era procurato (fallo di Goldaniga). Finisce 1-1, il Carpi resta terzultimo e si porta a 19 punti, va a quota 25 il Palermo. Il Carpi rimonta, evita la sconfitta, porta a casa il quinto risultato utile consecutivo, ma il punto conquistato rischia di essere solo un brodino. A Modena finisce 1-1 e il pareggio e' piu' utile al Palermo che tiene gli emiliani a -6, ma che puo' comunque recriminare. Sono i rosanero, infatti, a portarsi in vantaggio al 24' con un gol da vero bomber di Gilardino, poi l'ingenuita' di Goldaniga (fin li' perfetto) che atterra Mancosu in area, permettendo allo stesso attaccante di pareggiare al 29'. Sull'1-1 il match si apre, gli ospiti sprecano due contropiedi, ma al 93' e' decisivo Gonzalez a fermare Di Gaudio. Si comincia con il Carpi in campo con il 4-4-1-1. In difesa l'ex Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e il nuovo acquisto Poli subito titolare, Letizia e Di Gaudio gli esterni di centrocampo, Bianco e Cofie in mezzo con Lollo alle spalle dell'unica punta Mbakogu. Schelotto, privo del patentino, viene affiancato da Giovanni Tedesco, palermitano, ex capitano e neo-tecnico rosanero. Palermo in campo con lo stesso 11 che ha travolto l'Udinese: 4-3-3 con Vazquez e Quaison alle spalle di Gilardino. Parte bene il Carpi. Aggressiva e ben messa in campo la squadra di Castori che prova a sfondare sulle fasce, a destra con Letizia e Zaccardo, a sinistra con il palermitano Di Gaudio, tutti a cercare Mbakogu che ci prova due volte, ma senza trovare la porta. Prima parte di marca emiliana, ma di chiare occasioni da gol i biancorossi non ne creano e allora non resta che il tiro dalla distanza che Letizia prova senza fortuna.
Si vede poco il Palermo, attento a chiudere gli spazi anche grazie all'aiuto di Vazquez, pronto a fare il terzino all'occorrenza. Al 24' la partita si sblocca e sono gli ospiti, al primo affondo, a passare in vantaggio: Jajalo lotta a centrocampo e allarga per Quaison che serve il connazionale Hiljemark, tocco di prima per Gilardino che in area si libera con un gran giocata di Romagnoli e batte Belec. Il gol del bomber campione del mondo 2006 carica i rosanero che con Quaison cercano il 2-0, mentre la reazione dei biancorossi e' sterile e si limita a un destro di Lollo che non trova la porta. Il primo tempo finisce con il Palermo in vantaggio e il Carpi troppo leggero in attacco. Nella ripresa Castori inserisce Lasagna per Cofie e passa al 4-2-3-1, nella speranza di vivacizzare il gioco dei suoi, ma la difesa rosanero continua a controllare senza grandi affanni. E mentre Schelotto inserisce Trajkovski per l'ammonito Quaison, Castori cambia ancora, al 15' toglie l'unica punta Mbakogu e al suo posto inserisce Mancosu. Non cambia, pero', l'inerzia del match. Ritmi bassi e spazi chiusi per il Carpi, mentre dall'altra parte la panchina rosanero rinforza il centrocampo con l'ingresso di Cristante che subentra a Gilardino. Al 29', pero', gli emiliani pareggiano con il rigore trasformato da Mancosu e concesso per un fallo in area di Goldaniga sullo stesso attaccante ex Trapani. La partita si infiamma, sale anche la tensione, il Carpi si scopre, Vazquez inventa ma prima Chochev e poi Trajkovski sprecano due assist d'oro. Palermo piu' lucido grazie alla classe di Vazquez, ma si sente la mancanza di Gilardino in mezzo all'area. Al 93', pero', decisivo il salvataggio in area di Gonzalez che ferma Di Gaudio. Finisce 1-1 al Braglia, il Carpi resta terzultimo con 19 punti, il Palermo si porta a quota 25.
Sassuolo arrembante non riesce ad andare olte l'1-1 a Bergamo con l'Atalanta
Nel secondo anticipo della 3a giornata di ritorno della serie A, pareggio 1-1 tra Atalanta e Sassuolo.Ospiti in vantaggio al 27' grazie a Berardi, pareggio di Denis al 32' che rimette in rete la respinta di Consigli sul rigore che aveva calciato. Nel finale di gara, standing ovation al momento della sostituzione per l'argentino (dentro Borrello), che lascia l'Atalanta per tornare a giocare in Argentina. Una giornata da ricordare invece per German Denis, in partenza per l'Argentina verso l'Indipendente, che saluta l'Atalanta con la rete che regala il pareggio alla sua squadra. Parte meglio il Sassuolo, schierato da Di Francesco con il tridente Berardi-Falcinelli-Defrel, che dopo appena 7 minuti potrebbe addirittura passare in vantaggio con Berardi, ma Gavillucci annulla per un dubbio fuorigioco, in quanto il giocatore calabrese era tenuto in gioco da Drame. Risponde Denis, desideroso di dare l'addio alla sua curva con una rete, ma il suo tiro viene bloccato in due tempi dall'ex Consigli. Prima della mezz'ora il Sassuolo passa in vantaggio: lancio filtrante di Magnanelli per Vrsaljko, il quale mette al centro un cross non eccezionale, ma Cherubin devia quanto basta per favorire l'intervento di Berardi, che a porta vuota segna la sua prima rete su azione stagionale. Immediata la risposta atalantina, con Denis che prova l'imbucata per Kurtic, sul quale si avventa Consigli, che e' pero' anticipato dal compagno di squadra Antei.
Il portiere, pero', in uscita tocca Kurtic e l'arbitro assegna un calcio di rigore molto contestato dagli emiliani. Se ne incarica proprio Denis, il quale si fa ribattere la conclusione dal portiere del Sassuolo, ma poi e' lesto a ribattere in rete per il suo sigillo numero 56 con la maglia dell'Atalanta. Nella ripresa il matche' molto combattuto, ma le due squadre non riescono a pungere. Attorno al quarto d'ora ci prova Felcinelli, bel imbeccato da Duncan dopo un errore di Masiello, ma Sportiello e' preciso in uscita. L'emozione piu' grande della ripresa e' quella dell'uscita dal campo di Denis a dieci minuti dal termine, accolto da una standing ovation del pubblico e dall'abbraccio di compagni di squadra ed avversari. Poi fino al termine della gara le due squadre non tirano piu' in porta, nonostante Di Francesco provi a dare nuova linfa alla fase offensiva cambiando tutti e tre i suoi giocatori offensivi. (AGI)
(30 gennaio 2016)