R oma - Scoppia il caso Sarri dopo le accuse omofobe del tecnico del Napoli nei confronti di Roberto Mancini. "Sarri si è scusato, ma non capisco e non posso condividere la sua spiegazione sulle frasi pronunciate in campo. In virtù del ruolo che ricopre, lui sa che non è possibile circoscrivere al campo cio' che accade sul terreno di gioco. Spero comunque che lui e Mancini si possano presto dare la mano". E' il commento del presidente del Coni, Giovanni Malago', sul diverbio avvenuto ieri sera, al termine della partita di Tim Cup tra Napoli e Inter, tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini, con il tecnico del club campano che avrebbe dato dell'omosessuale al collega nerazzurro.
"Non conosco personalmente Sarri - ha aggiunto Malago', parlando a margine della presentazione del nuovo tecnico della nazionale di basket, Ettore Messina - mi piace moltissimo come allenatore, il suo Napoli è la vera novità tecnica del campionato insieme a Sassuolo ed Empoli. Ma non è possibile condividere la sua giustificazione sulle frasi pronunciate in campo".
GAY CENTER - "Sarri ci ricasca. Dopo due anni torna agli insulti omofobi, questa volta contro il tecnico dell'Inter Mancini, apostrofato come 'frocio, finocchio' al termine della partita di Coppa Italia". Lo dichiara in una nota il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. "Come napoletano e tifoso del Napoli mi vergogno per le parole di Sarri, per cui chiediamo una sanzione esemplare - afferma Marrazzo -. Chiediamo ad Aurelio De Laurentis e a Tavecchio di incontrarci, ci piacerebbe che il calcio lanciasse una grande campagna contro l'omofobia, uno sport così popolare non puo' permettersi messaggi di violenza".
LE ACCUSE DI MANCINI - Al termine della gara Napoli-Inter, Roberto Mancini ha accusa il tecnico partenopeo di "razzismo. Sarri non può stare nel mondo del calcio. E' un razzista e gli uomini come lui non possono stare nel calcio. Ha usato parole razziste. Mi sono alzato per parlare con il quarto uomo e chiedere come mai cinque minuti di recupero e lui - racconta Mancini - mi ha detto 'frocio, finocchio'. Io, casomai, sono orgoglioso di esserlo! Le persone come lui non possono stare nel calcio, siamo stati allontanati tutti e due". Accuse pesantssime, che il diretto interessato ha povato a smentire: "Mi ero innervosito per la decisione su Mertens, non ce l'avevo con lui, ho visto che si lamentava per l'entità del recupero. Sono cose da campo che dovrebbero finire li', mi hanno insegnato così. Era meglio se non succedeva, ma sono le classiche litigate da campo. Negli spogliatoi gli ho chiesto subito scusa, credo che domani accetterà le scuse e mi aspetto anche da lui le scuse, perchè da uomini di sport si accettano le scuse e dovrebbe finire tutto. Omofobo mi sembra un'esagerazione, era solo rabbia, non ce l'ho con Mancini, mi è scappata una parola, dall'espulsione di Mertens ho perso lucidità, mi e' sembrata un'ingiustizia forte, la simulazione mi e' sembrata un po' troppo. Mi è sembrata anche poca l'entità del recupero".
Sulla vicenda è intervenuto anche il nuovo tecnico della nazionale italiana di basket, Ettore Messina: "Non ho sentito cosa ha detto Sarri e dunque mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Dico solo che noi siamo persone pubbliche, tutto cio' che facciamo e diciamo ha un valore particolare: per questo non concordo sul fatto che le cose dette in campo restino in campo".
(20 gennaio 2016)