R oma - Rudi Garcia salva il posto. Almeno per il momento. In un Olimpico quasi vuoto, la Roma, fresca dell'eliminazione in Coppa Italia per mano dello Spezia, torna a conquistare un successo che mancava dal derby dell'8 novembre. Il Genoa, al quinto stop di fila, compreso il match di Coppa Italia perso con l'Alessandria, si arrende per 2-0 in virtù delle reti di Florenzi e del baby nigeriano Sadiq, con i giallorossi che nel finale restano in dieci per l'espulsione di Dzeko ma che rischiano poco per tutta la gara. Privo degli infortunati Totti, Strootman e Torosidis, Garcia ripropone dal primo minuto Salah e Gervinho, che con Dzeko formano il tridente offensivo. Centrocampo 'classicò con De Rossi, Pjanic e Nainggolan, tra i pali c'è Szczesny, Florenzi fa ancora il terzino. Senza gli squalificati Pavoletti e Perotti e con Tino Costa, Burdisso, Tambè e Marchese in infermeria, Gasperini risponde con un centrocampo a cinque (c'è anche l'ex Tachtsidis) e Gakpè unica punta. Le due squadre sono visibilmente contratte, frutto della paura di un momento no che assilla entrambe. Prima del gol giallorosso, a fine primo tempo, succede praticamente nulla. I rossoblù dimostrano di poter mettere sempre in difficoltà la difesa giallorossa quando ripartono in velocità, i padroni di casa, davanti ad un pubblico da minimi storici (circa 20.000 presenze), producono col contagocce.
Dopo uno stacco out di De Maio, Pjanic e De Rossi ci provano senza convinzione, Nainggolan rischia il secondo giallo, anche Pjanic si fa ammonire e i due salteranno il Chievo. Notizia di poco conto, visto che in campo c'è in ballo anche di più della vittoria. Al 42' Gakpè conclude da fuori trovando Szczesny attento, sul ribaltamento di fronte arriva il vantaggio della Roma: Digne crossa dalla sinistra, Munoz alza la parabola e Florenzi, in corsa, infila al volo l'1-0. Garcia è circondato dagli abbracci dei suoi ma dagli spalti piovono comunque dei fischi. Più vivace l'avvio di ripresa. Al 2' Salah scappa ad Ansaldi, entra in area ma non centra lo specchio; al 4' Szczesny salva in corner sulla conclusione dal limite di Lazovic; al 6' Gervinho, a porta praticamente sguarnita, sfiora solo di testa il perfetto assist di Florenzi. Iniziano i cambi, tocca anche a Pandev e all'altro ex Iago Falque, e al 25' la Roma ha la grande chance per raddoppiare: Dzeko si avventa su un pallone vagante nell'area piccola, Munoz salva con il corpo sulla linea. Il bosniaco, forse anche innervositosi per il gol fallito, commette un'incredibile sciocchezza 4' dopo: contatto in area con Munoz, l'ex City invoca il rigore e poi, in inglese, indirizza un paio di 'vaffà a Gervasoni, che gli sventola in faccia il rosso. Per lui, è la prima espulsione in carriera. Così come, al 43', arriva il primo centro in carriera del giovane Sadiq: il nigeriano impatta sicuro di testa il cross di Vainqueur e chiude i conti sul 2-0, un risultato che permette alla Roma, e a Garcia, di respirare prima di Natale. Per Gasperini, nonostante la pessima classifica, c'è invece tutta la vicinanza della società.
Calcio: Florenzi "non siamo noi a dover confermare il tecnico"
"Non dobbiamo noi confermare il tecnico, non è il nostro mestiere. Ci avevamo pensato già prima all'esultanza: chiunque avesse segnato, saremmo andati tutti ad abbracciare il mister. Si vince tutti assieme, mister compreso". Così Alessandro Florenzi, dopo il ritorno della Roma alla vittoria, un 2-0 al Genoa che ha salvato la panchina di Garcia. "Oggi avevamo poche gambe ma tanta anima: abbiamo lottato su ogni pallone e quando si fa così le vittorie, anche se sofferte, arrivano - spiega l'esterno giallorosso, autore del primo gol - I fischi? Preferisco ricordare quelli che hanno cominciato a cantare, poco prima del mio gol: i nostri tifosi sono la nostra arma in più, spero che con il nuovo anno ne arrivino di più. Dobbiamo anche essere noi a portarli. La curva della Roma e quella della Lazio devono tornare". "Le parole di Zeman? Può dire e fare quello che vuole: io devo solo ringraziarlo per quello che ha fatto per me. Le dichiarazioni vanno rispettate, poi si possono condividere o non condividere", ha concluso l'azzurro.
Calcio: Garcia "emozionato da abbraccio dei giocatori, non esiste caso Dzeko"
"E' un gesto che ci emoziona, la cosa importante è che i ragazzi hanno fatto di tutto per vincere, dimostrando personalità". Rudi Garcia ha gradito e non poco l'abbraccio collettivo della squadra in occasione delle due reti con cui la Roma ha sconfitto il Genoa, salvando la sua panchina, a rischio dopo l'eliminazione choc dalla Tim Cup per mano dello Spezia. "Siamo stati un pò lenti, senza ritmo e fiducia nel primo tempo - spiega a Sky l'allenatore della Roma - Meglio nel secondo, soprattutto perchè abbiamo finito in inferiorità numerica ed i ragazzi hanno domostrato coesione ed unità: fare in dieci un gol che chiude la partita è un segnale ancora più importante". Dzeko non solo è rimasto ancora a secco ma si è fatto anche espellere: "Edin non è un caso, nemmeno dopo oggi. Anche Batistuta, nel passato, fece pochi gol prima di Natale, poi più di venti a fine stagione. Sono fiducioso per Edin in vista della seconda parte della stagione: stasera restiamo a tre punti dal secondo posto e bisogna capire quando un centravanti ha mancanza di fiducia e frustrazione sul piano psicologico. Può fare meglio e noi faremo in modo di servigli più palloni e che gli ritornino verve ed esplosività fisica". Nonostante il periodo poco brillante, Garcia ricorda che "siamo in corsa per il campionato e agli ottavi di Champions League. Salah e Gervinho sono tornati, presto torneranno Totti e Strootman, c'è Sadiq che ha imparato da questi campioni.Nella seconda parte ci saranno meno impegni e possiamo fare ancora grandi cose. Se c'è una ruga in più, è di esperienza: stasera abbiamo dimostrato di poter uscire da questo momento". (AGI)
(20 dicembre 2015) . .