R oma - "Io il problema della Roma? Non sono io a dover rispondere a questa domanda, se non mi sentissi utile mi farei da parte, ma io sono motivato, voglio raggiungere i nostri obiettivi, io non mollo". Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, alla vigilia della gara con il Genoa. "Domani dobbiamo fare in modo di dimostrare la nostra voglia, le nostre motivazioni, vogliamo vincere questa partita, sappiamo che non esistono gare facili, il Genoa come noi è in un momento delicato, sarà una battaglia, ma il nostro unico obiettivo sono i tre punti, la vittoria è l'unico risultato interessante per noi". Garcia difende la sua squadra. "Fino al derby tutto andava bene, poi non abbiamo vinto più, ma la vera cosa negativa è l'eliminazione in Coppa Italia, dentro casa e contro una squadra di Serie B, un fallimento, io ci tenevo molto perché era la strada più corta per vincere un trofeo, ma siamo agli ottavi di finale di Champions League, la Roma non ci andava da anni, in campionato siamo a tre punti dalla seconda, nel girone di ritorno avremo in casa Inter, Fiorentina e Napoli, il campionato è aperto. Noi vogliamo qualificarci per la Champions League arrivando tra le prime due, questo è il nostro obiettivo. Io mi assumo le mie responsabilità, ma non è facile per i giocatori giocare all'Olimpico, forse è per questo che facciamo meglio in trasferta, ci manca il cuore della nostra tifoseria, non è un alibi, ma ci manca molto il nostro pubblico".
"Non sono stupido, ci sono delle cose da cambiare, magari il ritmo degli allenamenti, inoltre questa è una squadra migliorabile e giovane soprattutto in difesa, ci sono giocatori che devono ancora crescere e fare esperienza", ha detto ancora il tecnico della Roma, Rudi Garcia, alla vigilia della gara con il Genoa. Il francese vuole battere domani il Genoa e spera di risolvere alcuni problemi e trovare le giuste soluzioni nel mercato di gennaio. "Di mercato parliamo ogni giorno con Sabatini e ho totale fiducia nel mio ds, toglietevi dalla testa l'idea che non ho informazioni da parte della società su quello che vogliamo fare per migliorare la mia squadra, vedo più Sabatini che alcuni membri della mia famiglia". Garcia ha spiegato di aver parlato con il presidente Pallotta e con i dirigenti dopo l'eliminazione in Coppa Italia, ma di aver ascoltato anche i giocatori. "Lo spogliatoio per me è un luogo sacro - dice rispondendo alla domanda su quali erano stati gli argomenti - io prendo le mie decisioni, è il mio mestiere, ho uno staff di qualità e ragioniamo con più cervelli, non solo con il mio, ma a volte è importante sentire anche il parere dei giocatori, ne abbiamo tanti intelligenti e leader come De Sanctis e De Rossi, siamo uniti e vogliamo far bene a partire da domani. In campionato siamo vicini alla seconda, in Champions League siamo agli ottavi (contro il Real, ndr) e non è che rinunciamo a pensare di poter andare avanti". (AGI)
(19 dicembre 2015)