L ondra - L'esonero di José Mourinho è ufficiale. Il Chelsea ha confermato che l'avventura del tecnico portoghese a Stamford Bridge è terminata, dopo l'ennesima sconfitta in campionato, lunedì scorso, in casa del Leicester City dell'eterno nemico (sempre sconfitto, finora) Claudio Ranieri, ora in testa alla Premier League con 20 punti di vantaggio su Chelsea. La notizia era stata anticipata dalla Bbc. José Mourinho era sbarcato per la prima volta al Chelsea nel 2004, reduce dalla conquista della Champions League col Porto. Ai Blues resta fino al 2007 e in Inghilterra vince tutto quello che c'era da vincere: due Premier League, due Coppe di Lega, una FA Cup e un Community Shield. Manca l'acuto in Europa, col Chelsea eliminato per due volte in semifinale di Champions. Dopo Inter e Real Madrid, nell'estate 2013 c'è il ritorno, culminato con la conquista del trono d'Inghilterra che gli vale anche un ricco rinnovo quadriennale firmato appena lo scorso agosto.
Ma prima il caso Carneiro, la dottoressa messa ai margini del club e poi licenziata per come aveva gestito l'infortunio di Hazard duranta la gara con lo Swansea, poi alcune intemperanze punite con multe e anche un turno di squalifica, hanno incrinato il rapporto del tecnico di Setubal con Roman Abramovich. E davanti a una classifica preoccupante, col Chelsea ad appena un punto dalla zona retrocessione e a -20 dalla vetta, la società avrebbe così deciso di mettere fine alla seconda era Mourinho. Nemmeno la qualificazione agli ottavi di Champions, dove il Chelsea se la vedrà col Paris Saint Germain, sarebbe così bastata a salvarlo. "Tutti al Chelsea ringraziano José per il suo immenso contributo da quando è tornato nell'estate 2013 - si legge nella nota del club -. Le tre Premier League, la FA Cup, la Community Shield e le tre Coppe di Lega vinte nell'arco delle due esperienze ne fanno il tecnico più vincente nei nostri 110 anni di storia. Ma sia José che la società concordano sul fatto che i risultati non sono stati abbastanza buoni in questa stagione e credono che sia nel miglior interesse di tutti prendere strade diverse. Il club desidera mettere in chiaro che con Josè ci si lascia in buoni rapporti, rimarrà sempre una figura amata, rispettata e significativa al Chelsea. La sua eredità a Stamford Bridge e in Inghilterra è fuori discussione e sarà sempre il benvenuto. Il club è ora concentrato nel far sì che la rosa, piena di talento, possa esprimere il suo potenziale e non ci saranno ulteriori commenti fino a quando non sarà nominato un sostituto". (AGI)
(17 dicembre 2015)