H a vinto Lorenzo Licitra, ma è davvero una sorpresa? Non più tardi del giorno della finale di X Factor 2017 scrivevamo che guardando l’andamento delle ricerche online, dei like su Facebook e gli streaming su Spotify sembra che la classifica finale fosse già scritta: Maneskin vincitori ed Enrico Nigiotti possibile contendente alla vittoria. Licitra e Samuel Storm parevano fuori dai giochi. Le cose non sono andate così e il tenore pop ha vinto, mettendo forse in evidenza che la televisione ha ancora un target diverso rispetto a quello di chi frequenta di più la Rete.
Va specificato, infatti, che per ogni puntata di XFactor il voto dei telespettatori, indipendentemente dal modo in cui lo esprimono, viene reso in minima parte pubblico. Vengono indicati chi sono i concorrenti che finiscono a rischio eliminazione, ma non viene fornita nessuna indicazione sulle posizioni relative di chi è invece piaciuto di più.
Se guardiamo alle ricerche in Rete nelle ultime 24 ore a cavallo della finalissima, Google Trends non ha evidenziato un particolare slancio nelle ricerche del termine ‘Licitra’.
Durante la puntata, fino all’annuncio del vincitore, ha leggermente prevalso il termine ‘Maneskin’. Mentre è interessante vedere che attorno alle 6:50 del giorno dopo la finale c’è stato un secondo picco di ricerche su Google per il termine ‘XFactor’: chi non aveva visto la puntata in diretta voleva sapere chi aveva vinto.
Negli ultimi 30 giorni, le ricerche online potevano invece lasciare intendere che a vincere sarebbero stati i Maneskin. Licitra era leggermente più cercato di Samuel Storm, che sarebbe stato escluso dalla finalissima.
Il ruolo degli spettatori in chiaro
Uno dei fattori determinanti, quindi, potrebbe proprio essere stato l’apertura della visione del Live Show finale anche a chi non era abbonato a Sky, attraverso i canali TV8 e Cielo. Si tratta di una pratica che già avviene dall’edizione 2015, quando al posto di TV8 c’era ancora MTV.
Per l’ultima puntata, quella decisiva, hanno puntato il telecomando su XFactor 1 milione e 323 mila spettatori che hanno portato lo share complessivo all’11,23%: una persona su dieci che giovedì sera stava guardando la tv, guardava Licitra, Maneskin e soci. Le puntate precedenti, avevano un andamento costante attorno al 4-5% di share. Per l’ultimo Live Show, quindi, il pubblico di XFactor è praticamente raddoppiato. Guardando a ciò che si può misurare, anche se superficialmente (Spotify, Google Trends, Facebook) Licitra non sembrava il beniamino del pubblico. Ma dire se quel pubblico in più derivante dalla messa in onda in chiaro possa aver contribuito alla vittoria di Licitra è difficile, perché non abbiamo termini numerici di paragone sulle votazioni precedenti.
Il precedente
Qualcosa di analogo alla vittoria di Licitra accadde due anni fa. XF9 fu vinto da Giò Sada, uno dei membri della categoria Over guidata da Elio, al suo ultimo anno da giudice. Quelli che apparentemente erano i grandi favoriti della vigilia erano gli Urban Strangers, che in qualche misura erano per XF9 quello che i Maneskin sono stati per XF11: beniamini dei giudici, mai in ballottaggio, ottimo impatto social, e anche un’elezione a volto davvero innovativo per la musica italiana. Sta di fatto che gli Urban Strangers rappresentavano la novità, la sperimentazione, la band giovane e dai suoni più moderni (con un pop a forte tinte elettroniche) che si contrapponeva al “classicismo” di Sada, assimilabile a un contesto cantautorale più classico. Insomma, se all’elettronica del duo di Somma Vesuviana sostituiamo il rock del Maneskin e alla chitarra e voce di Sada l’impostazione classica (in senso pieno) di Licitra ecco che ritroviamo questo dualismo fra una proposta più canonica (Sada e Licitra) e una più alternativa (Maneskin e Urban Strangers).
Ma non era solo una questione di stile musicale: gli Urban Strangers, come i Maneskin, avevano dalla loro anche un miglior impatto commerciale del rivale Giò Sada. Infatti, il singolo “Runaway” dei due ragazzi campani debuttò all’undicesimo posto della classifica FIMI, contro il 25mo posto di Giò Sada. Non solo: lunedì 21 dicembre, quindi 11 giorni dopo la finale, “Runaway” divenne anche singolo d’oro (ovvero, superò quota 25 mila copie vendute in digital download). Eppure, a trionfare fu il cantante pugliese. Nel 2017 stesso copione: al momento della finale, Licitra è fuori dalla top 100 FIMI, mentre i Maneskin sono ottavi. Numeri netti anche sui social: quasi un giorno dopo la vittoria, i Maneskin fanno registrare 85 mila “Mi piace” contro i quasi 29 mila di Licitra (che è plausibile possa beneficiare di un effetto traino dettato dalla vittoria). Inoltre, spulciando su Twitter i sondaggi creati dagli utenti nelle ore immediatamente precedenti la finale, la vittoria dei Maneskin era considerata l’eventualità più plausibile.
Pubblico televisivo: ancora imprevedibile?
Eppure ha vinto Licitra. Intanto il paragone col caso di XF9 ci dà un ulteriore piccolo indizio sul fatto che la vittoria a XFactor programma televisivo non abbia una correlazione causale con la “vittoria” sul mercato discografico. Marco Mengoni, Francesca Michielin, Michele Bravi e Lorenzo Fragola sono gli unici vincitori (4 su 11) a vantare contemporaneamente la vittoria del programma e l’affermazione discografica. Il grafico seguente mostra come, a distanza di anni, concorrenti giunti secondi come Giusy Ferreri o addirittura quinti come Noemi siano stabilmente più popolari sui social e sui servizi di streaming musicale di vincitori come Soul System, lo stesso Sada, Nathalie, Matteo Becucci e Aram Quartet (che nel frattempo si sono sciolti). Per cui, si è ribadito ancora una volta che i meccanismi del programma inteso come show e concorso televisivo seguono regole indipendenti dalla resa discografica e, negli ultimi anni, delle tendenze sui social network.
Va ripetuto, per non dimenticare un fattore rilevante, che la produzione non ha reso noti i dati numerici delle votazioni in nessuna fase della gara, né ha fornito classifiche: quando si tratta di nominare chi resta e chi esce, il conduttore Alessandro Cattelan ribadisce ogni volta che i nomi vengono detti in ordine casuale. Per cui, dobbiamo fermarci al fatto che chi va avanti non è mai il peggiore: per quanto ne sappiamo ora, Licitra poteva essere in testa al voto popolare sin dalla prima puntata.
In questo senso, affermare che la vittoria di Licitra sia a sorpresa non è del tutto corretto. Un ulteriore indizio del fatto che Licitra godesse di un buon impatto sul pubblico televisivo è che il tenore non sia mai finito ai ballottaggi: un privilegio che a XF11 è toccato solo a lui, a Nigiotti e ai Maneskin. Infine, c’è l’elemento più imponderabile, legato alla performance dal vivo durante l’ultimo Live Show. Dopo il duetto con James Arthur, Licitra, Maneskin e Nigiotti hanno cantato il loro medley scelto dai giudici. Dei tre artisti, Licitra è stato probabilmente il migliore, realizzando (per la seconda volta) una cover di “Who wants to live forever” dei Queen estremamente riuscita, ottenendo grandi consensi dai giudici. Un Fedez ormai fuori gara lo ha incoronato come “il vero ospite internazionale della serata”. La grande prestazione e il grande elogio possono aver contribuito in modo decisivo a far vincere il talento siciliano a scapito dei Maneskin.
La sua vittoria ci può forse consegnare due riflessioni sui legami tra tv e Internet. La prima è che chi viene premiato dai social network, dai servizi di streaming e dalle ricerche online non è per forza il favorito a livello televisivo: i due canali comunicativi, pur toccandosi e interagendo, sembrano parzialmente proseguire su binari paralleli. La seconda è che non tutto è misurabile o, meglio, la mancanza di informazioni sul televoto durante la messa in onda del talent non permette di valutare fino in fondo l’impatto che ha quel milione e passa in più di spettatori (e potenziali votanti) che si aggiunge alla finale attraverso i canali in chiaro.