N elle puntate precedenti, e soprattutto nel quarto episodio di Games of Thrones alcuni avvenimenti hanno avuto come unico fine quello di rivelare Daenerys Targaryen quale degna figlia di suo padre (Aerys II Targaryen “il Re Folle”), facendola diventare a sua volta la Regina Folle.
Nel corso dell’ottava stagione la povera Dany è decisamente quella che ha subito più perdite. Arrivata a Westeros con un’armata di Immacolati e Dothraki e 2 draghi sembrava quasi imbattibile e molti non avevano dubbi che sarebbe stata lei a sedere sul Trono di Spade.
Purtroppo durante la battaglia di Grande Inverno perde Ser Jorah, l’unico che le era sempre stato accanto e che l’aveva amata incondizionatamente dall’inizio dell’avventura. Nella puntata successiva, senza avere neanche il tempo di metabolizzare il lutto, Euron Greyjoy uccide il drago Raeghal davanti ai suoi occhi e poco dopo la stessa fine tocca alla sua unica amica Missandei, per mano della Montagna su ordine di Cersei.
Quest’ultimo avvenimento sembra aver avuto su Approdo del Re lo stesso effetto che l’omicidio dell’arciduca Francesco Ferdinando ebbe sull’Europa di inizio Novecento. La madre dei draghi (ormai del drago) oltre aver perso tutti i suoi amici e consiglieri ha perso anche l’unica cosa che in questi anni l’aveva spinta ad andare avanti per la conquista: sapere di essere la legittima erede al trono di spade.
Durante l’Ultima Guerra, Daenerys e Drogon riescono praticamente da soli a vincere la battaglia finale, bruciando l’intera Flotta di Ferro, la Compagnia Dorata e tutti gli scorpioni, l’unica arma capace di uccidere un drago. Lo scontro sembra dunque finito, la guerra è vinta senza inutili spargimenti di sangue. Tuttavia, Daenerys non sembra soddisfatta, forse in quel momento si ricorda che cosa ha fatto quella città a lei e ai suoi cari: solo del male.
Hanno sterminato la sua famiglia e ucciso la sua migliore amica lasciandola sola al mondo. Sarà questo a trasformarla nella temuta Regina Folle e a farle seguire il consiglio che Missandei le dà nelle sue ultime parole: Dracarys.
E così da Distruttrice di Catene, paladina dell’emancipazione femminile che aveva protetto schiavi e innocenti di Essos, in due puntate Daenerys diventa una regina assetata di sangue e vendetta che non esita a bruciare un’intera città già conquistata. Comportamento inusuale per la stessa Regina che aveva chiuso i suoi draghi in una grotta dopo l’omicidio di una bambina.
Nati insieme e morti insieme: Jaimie e Cersei Lannister
Queste ultime due puntate da sole hanno annullato ogni sviluppo dei personaggi creato in sette stagioni. Esempio eclatante è Jaimie Lannister: nonostante la sorella/amante Cersei avesse mandato Bronn a uccidere lui e Tyrion, decide comunque di condannarsi a morte cercando di aiutarla a scappare dalla Fortezza Rossa per poi morire poco dopo tra le sue braccia.
Morte decisamente ingiusta per due personaggi così importanti e ben sviluppati, si meritavano di più di un tetto che gli crolla addosso. Soprattutto per Cersei, sopravvissuta al regno del marito e dei suoi due figli maschi, dopo tutto il dolore causato avrebbe meritato una fine simile a quella di Ditocorto, tradita da chi pensava di potersi fidare (per esempio Jaimie o Tyrion).
La spietata regina invece muore rivelando la sua natura umana, piange tra le braccia del suo amato, si dispera per la disfatta e per il bambino che lei e Jaimie non conosceranno mai. Al suono delle campane della resa, c’era da aspettarsi che Dany si dirigesse con il drago verso la fortezza rossa, dove avrebbe bruciato Cersei vendicando così l’omicidio di Missandei.
A quanto pare aveva ragione Lord Varys: Khaaleesi ha perso la ragione. L’eunuco, prima di essere giustiziato per tradimento, aveva cercato di avvelenare Daenerys in diverse occasioni. Si capisce dal dialogo che ha all’inizio della puntata con Martha, una bambina sguattera nelle cucine di Roccia del Drago, che ha il compito di portare i pasti a Daenerys. Martha appare troppo preoccupata per avere solo quel semplice compito e a confermare questa ipotesi basta la frase che le ricorda Lord Varys: “più grande è il rischio, più grande è la ricompensa”.
Chi sarà quindi a sedere sul trono di spade lo scopriremo la settimana prossima con la puntata finale della serie. Vediamo chi sono i più quotati:
- Jon Snow (o meglio Aegon Targaryen), con la cugina Lady Sansa Stark come protettrice del Nord
- Daenerys Targaryen, potrebbe a questo punto bruciare tutti i suoi nemici e governare su un regno di cenere
- Tyrion Lannister, l’ultimo Lannister è quotato al trono sempre con Sansa con cui sembra aver trovato sintonia