T utti li snobbano, sono considerati la deriva della musica commerciale, eppure fanno gola a tanti, tantissimi, quasi a tutti. Parliamo dei talent musicali e in particolare della figura dei giudici.
E se c'è chi li considera complici, artisti venduti al mercato, alla televisione e alle false illusioni che infondono nei poveri giovani concorrenti in cerca di fama, sotto sotto tutti vogliono cimentarsi nel ruolo. Questo perché fare il giudice di un talent musicale, che sia targato Sky, Mediaset o Rai, rende. E tanto.
Sì, ma quanto si guadagna?
Quanto? Si parla di una media di cinquemila euro a puntata, riporta il Fatto Quotidiano, ma in realtà è complesso individuare una cifra ben precisa. Questo perché chiaramente non tutte le aziende pagano ugualmente bene. Sky, per esempio, pare sia particolarmente generosa mentre mamma Rai particolarmente tirata. E poi dipende dal nome, si vocifera che il giudice che porta a casa il cachet più alto sia Fedez, così giovane e già veterano del ruolo, che anche grazie alla sua intensa attività social e a una promessa sposa della caratura di Chiara Ferragni, è in pratica un’industria di followers molto ambita, quindi molto cara.
E in ultimo dipende anche dal lavoro richiesto, perché al cambiare del canale e del format cambia anche il carico richiesto ai vari giudici. Mediaset per esempio deve spalmare i cachet su un’intera stagione di trasmissione mentre Sky è solita concentrare la messa in onda dei suoi programmi nell’arco di circa quattro mesi, per una staffetta (XFactor con Masterchef, Masterchef con la sua versione Vip) che alla fine dell’anno risulta sempre qualitativamente vincente.
Tornare in vita, come Lazzaro
Ma ciò che fa gola agli artisti, che li costringe in privato a proporsi direttamente alle varie produzioni in prima persona (dietro le quinte si vocifera che siano arrivate almeno una ventina di autocandidature) o a sguinzagliare i loro agenti a caccia di un provino mentre in pubblico ne parlano come del male assoluto, è come queste partecipazioni poi si riflettono sulle loro carriere.
I giudici dei talent musicali infatti, solitamente ripescati dal dimenticatoio della musica leggera italiana, dopo essere finiti dietro alla cattedra ricominciano a macinare vendite di dischi come ai tempi d’oro, così come i ristoranti dei giudici di Masterchef diventano vere e proprie mete di pellegrinaggio ristopop.
Quindi i talent, che spesso donano la luce dei riflettori a chi vi partecipa come concorrente per poi essere messo da parte in quattro e quattr’otto, restituiscono invece nuova vita ai giudici e ai loro portafogli. Anche (soprattutto?) per questo per Asia Argento la sua ormai più che probabile esclusione dalla scrivania di XFactor sarà un problema enorme e manderà all’aria qualsiasi piano di riciclo della sua carriera.