U ndici mesi dopo aver stretto un accordo con Netflix, la nuova vita da produttori cinematografici degli Obama entra nel vivo. Sono usciti i titoli dei primi lavori su cui la società fondata dall'ex presidente degli Stati Uniti e dalla ex First Lady, la Higher Ground, sta lavorando. I film vanno dalle ricostruzioni storiche alla disabilità e si rivolgeranno a una platea formata da 148 milioni di abbonati.
Il primo a uscire su Netflix sarà "American Factory", presentato al Sundance Film Festival, documentario sulla vita in Ohio che racconta la storia di un miliardario cinese che apre una fabbrica in un vecchio stabilimento della General Motors e l'impatto non privo di sorprese su duemila operai americani, i famosi "blue collar" su cui si regge l'economia americana.
Con la serie "Bloom", invece, gli Obama hanno voluto esplorare le barriere affrontate dai neri a New York dopo la Seconda guerra mondiale. C'è spazio anche per un omaggio al movimento per i diritti dei disabili con il docufilm "Crip Camp" e alla corretta alimentazione attraverso un viaggio sull'origine dei cibi.
Gli Obama hanno scelto temi sociali che non interferiscano sulla campagna presidenziale del 2020. "Toccare questioni che riguardano la razza, la democrazia e i diritti civili - ha spiegato Obama in un comunicato - non servirà solo per intrattenere il pubblico, ma educarlo e ispirare tutti noi".