AGI - Il soft power sudcoreano permette a Seul di incassare i primi due miliardi e mezzo di dollari. È la cifra che Netflix ha annunciato di voler investire nei prossimi quattro anni per produrre serie TV, film e programmi TV coreani.
Il servizio di streaming ha annunciato il piano di spesa dopo l'incontro tra il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il co-CEO di Netflix Ted Sarandos a margine della visita di stato di Yoon a Washington. Ma soprattutto nel pieno del successo che la cultura pop sudcoreana - trainata da fenomeni musicali legati al genere K-Pop e dal successo di serie tv come 'Squid Game' - sta avendo in tutto il mondo.
"Siamo stati in grado di prendere questa decisione grazie alla nostra grande fiducia nell'industria dei contenuti coreana e continueremo a creare grandi storie", ha detto Sarandos dopo l'incontro alla Blair House, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap,"Non ho dubbi che il nostro investimento rafforzerà la nostra partnership a lungo termine con la Corea e l'ecosistema creativo della Corea".
Sarandos ha affermato che la somma è il doppio dell'importo che Netflix ha investito in Corea del Sud da quando ha iniziato lì nel 2016. Citando successi coreani, come 'Squid Game', 'The Glory' e 'Physical 100', Sarandos ha riconosciuto che le storie prodotte da creatori coreani sono "ora al centro dello zeitgeist culturale globale".
Yoon ha accolto con favore l'investimento, dicendo che si aspetta che sia una "grande opportunità" per il business dei contenuti della Corea del Sud, i creatori e Netflix.