AGI - Un ‘Sapore di mare’ versione 2.0, con gli stessi amori estivi, la spiaggia, la discoteca, i turbamenti post adolescenziali del film cult vanziniano del 1983 ma attualizzato con le chat, i siti d’incontri, i tornei di beach volley, il gergo giovanile contemporaneo, da “friendzonare” a “trollare”, una regia giovane e, con tanto di superconcertone finale, la musica di Tommaso Paradiso. C’è la firma di Enrico Vanzina (è autore del soggetto e cosceneggiatore) in ’Sotto il sole di Riccione’ film originale Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Lucky Red, su Netflix dal 1 luglio e in futuro sulle reti Mediaset.
Dichiaratamente “pieno di contaminazioni vintage” come ha spiegato Vanzina nella conferenza stampa di presentazione (a partire dalla presenza di Isabella Ferrari, la mitica Selvaggia di ‘Sapore di mare’ e qui Irene, mamma apprensiva di un ragazzo non vedente alla ricerca di amore e libertà) il film ricostruisce, rivisitandole in chiave contemporanea, le atmosfere degli anni Ottanta, puntando su un mix intergenerazionale: alla regia esordisce il duo Younuts!, Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, nati tre anni dopo ‘Sapore di mare’, finora celebri per i videoclip delle più famose star musicali nostrane, da Jovanotti a Salmo a Tommaso Paradiso, con, nel 2017, il video della sua hit “Sotto il sole di Riccione” che dà il titolo al film, e il ruolo di sé stesso a Paradiso, che firma anche tutta la colonna sonora. Protagonisti un gruppo di giovani attori (Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tronchese, Lorenzo Zurzolo, Giulia Schiavo) alcuni dei quali già visti in serie cult giovanili come ’Skam’ e ‘Baby, e, nel gruppo senior, la Ferrari, Luca Ward e Andrea Roncato.
Anziché nella Forte dei Marmi dei vari Christian De Sica, Gerry Calà, Virna Lisi, e Marina Suma, i protagonisti del film si ritrovano a Riccione, ai bagni 66 già location del videoclip di ‘Sotto il sole di Riccione’: Il bel Ciro (Cristiano Caccamo) arriva dal sud e sogna di diventare un cantante, tenta un provino ma gli va male e per svoltare l’estate si improvvisa bagnino, parecchio corteggiato.
Il romagnolo Marco (Saul Nanni) è da sempre innamorato di Guenda (Fotinì Peluso), ma non ha mai trovato il coraggio di dichiararsi. Dorme in una stanza in affitto da Gualtiero (Andrea Roncato) ex playboy e bagnino a riposo, che gli darà una mano per corteggiare la ragazza. Vincenzo (Lorenzo Zurzolo) è un ragazzo non vedente che viaggia con sua madre (Isabella Ferrari), una donna apprensiva e molto protettiva e ha deciso di smarcarsi da lei per farsi degli amici e possibilmente una fidanzata, che poi troverà via app di incontri: in spiaggia incontra così Furio (Davide Calgaro) e il suo gruppo, ognuno diverso dall’altro ma uniti da una grande amicizia che si dipana tra aperitivi, videochat, discoteche, e il concerto finale di Tommaso Paradiso con oltre mille comparse. Un sogno irrealizzabile in questa estate 2020.
“Ho scritto ‘Sotto il sole di Riccione’ pensando tutti i giorni a mio fratello e a come l’avrebbe fatto lui. Questo film venato di un’allegra malinconia, dove aleggia la sua presenza, è dedicato a Carlo, scomparso l’8 luglio di due anni fa”. Enrico Vanzina, autore e cosceneggiatore con (Caterina Salvadori e Ciro Zecca) di ‘Sotto il sole di Riccione’ nel 1983 con suo fratello Carlo, che l’aveva diretto, aveva scritto ‘Sapore di mare’ prima successo al botteghino e poi cult “Era un film semplice, buffo e romantico, che coniugava all’interno di una commedia forti valori sentimentali - ricorda - ma soprattutto era un romanzo di formazione, che fotografava il passaggio cruciale dall’adolescenza alla prima maturità. Adesso, ha chiarito, ha pensato di riproporre una sorta di ‘Sapore di mare’ contemporaneo, con una commedia sentimentale molto generazionale: “Sarei presuntuoso se dicessi che mi auguro lo stesso successo di “Sapore di Mare”, ma proverò a non sfigurare, con Carlo e con me stesso”. Come nel film degli anni Ottanta anche qui la musica gioca un ruolo fondamentale affidata a Tommaso Paradiso e alla sapienza del duo registico YouNuts! punto di riferimento in campo video-clip di tante star italiane: “E’ molto difficile nei film italiani avere dei pezzi musicali all’altezza, invece la scena finale del concerto di Tommaso Paradiso, realmente realizzato a Riccione - osserva - è degna di un film americano”.
Lui, romano, ha sempre frequentato le spiagge della Versilia (‘Sapore di mare’ era in fondo molto autobiografico) e ha conosciuto tardi la riviera romagnola, grazie, ha ricordato “a Lucio Dalla, che una sera mi portò a cena a Riccione, da Fino (che compare anche nel film ndr)”. Tornando recentemente a Riccione (“ormai un brand internazionale che gioverà al film”) Vanzina, è rimasto folgorato: “Sono dei geni, hanno saputo mixare insapore della vecchia Riccione quella della tradizione delle villette, con una modernità alla Miami, il sapore familiare con quello contemporaneo”. Secondo Vanzina (anche talent scout, ha ricordato di Elio Germano e Gabriele Mainetti attore nel film del ’99 ‘Il cielo in una stanza’) in ‘Sotto il cielo di Riccione’ c’è poi “qualcosa di sensazionale, le facce degli attori, sono sicuro che almeno quattro di loro diventeranno attori fantastici, così come è stato per Isabella Ferrari con ‘Sapore di mare’. Ci sono però parecchie differenze, ha chiarito, tra i giovani di oggi e quelli degli anni Ottanta: “Forse i ragazzi di oggi si autoflagellano troppo, devono cambiare sguardo smettendo di considerare inaccessibile il futuro. Bisogna credere invece, che tutto è possibile”.