I l nome Hell Raton a molti non dirà nulla ma a questo punto è plausibile pensare che sia soltanto questione di tempo perché è uno dei nomi che sentiremo spesso pronunciare da Alessandro Cattelan durante la conduzione di X-Factor e, nello specifico, la presentazione dei giudici. Classe 1990, Manuel Zappadu, detto “Manuelito”, sardo di madre ecuadoregna, è la scommessa di Fremantle e Sky per quanto riguarda la quattordicesima edizione del talent musicale più importante del palinsesto italiano.
Un vero azzardo?
Una scommessa perché siederà a quel tavolo gomito a gomito con una superstar a livello mondiale come Mika, con Emma Marrone, uno dei nomi più evidentemente mainstream della musica leggera italiana e con Manuel Agnelli cui immagine di icona dell’indie italiana è stata sdoganata da tre precedenti come giudice dietro la cattedra di X-Factor e, non da meno, dal fatto che l’indie, perlomeno quello di Agnelli, è morto da un pezzo.
Hell Raton raccoglie appena 302 mila ascolti mensili su Spotify, non arriva a 140 mila follower su Instagram (ma pare che il profilo sia stato creato ad hoc per l’occasione), appena 51mila like alla sua pagina Facebook, eppure potrebbe rivelarsi una delle scelte più azzeccate degli ultimi anni per il ruolo di giudice di X-Factor.
La storia di Hell Raton
Nasce a Cagliari ma cresce a Quito, capitale dell'Ecuador, poi il ritorno in Europa sponda Londra e la passione per l’hip hop; arrivato a Milano incontra Salmo e insieme a lui, il fedele DJ Slait ed Enigma fondano la Machete Empire Records, etichetta indipendente specializzata sul rap della quale lui è nominato CEO e direttore creativo, ma soprattutto nasce uno dei progetti discografici più interessanti degli ultimi anni: il famigerato Machete Mixtape.
Più di un disco, un progetto che racchiude il talento di un intero collettivo di artisti del genere, una crew di rapper che mettono insieme il loro lavoro in una compilation dove duettano, si divertono, tirano di scherma con le barre e il risultato è coinvolgente, strepitoso, psichedelico.
L’ultima di queste compilation, la quarta della saga, infatti, dove vengono coinvolti personaggi di primo piano come Fabri Fibra, Nitro, Marracash, Ghali, Gemitaiz e prende forma il progetto tha Supreme, il meglio insomma che attualmente mette a disposizione la scena rap italiana, disintegra ogni record possibile restando in vetta alla classifica FIMI per otto settimane.
In quel disco Hell Raton canta solo un pezzo, uno dei più trascinanti tra l’altro, “Gang”, per il resto rimane dietro le quinte e d’altra parte anche la sua produzione come solista non è certo corposa, appena un disco risalente al 2014 dal titolo “Rattopsy”, ma molto bello, che in realtà fa già intuire quale sarebbe stato il percorso suo, dell’etichetta che ha contribuito a fondare e, chissà, anche dei talenti che andrà a formare durante l’esperienza X-Factor.
Il suo ruolo a X Factor
Un tecnico insomma, più discografico e talent scout che frontman, destinato a provare nell’impresa di ricoprire il ruolo del rapper nella drammaturgia dello show, il ruolo, per intenderci, che fu di Fedez e in cui Sfera Ebbasta fallì nella scorsa edizione in maniera anche piuttosto evidente. Pensando alla scelta Hell Raton non si può non pensare che forse Fremantle e Sky quest’anno siano andati davvero vicini al loro obiettivo primario, ovvero piazzare su quella sedia Salmo, il nome che inseguono da anni e che più volte è stato ad un passo dalla firma.
Chissà, magari “Manuelito” potrebbe fargli da apripista, ma tutti discorsi a questo punto sono da rimandare a chissà quando, d’altra parte nemmeno Fedez era così tanto Fedez, quindi l’instagrammer da milioni di follower che è oggi, quando fu coinvolto nel progetto X-Factor e, come abbiamo visto con i nostri occhi la scorsa edizione, fallimentare per quanto riguarda i numeri, non è con i nomi che si tirano su gli ascolti.
Quest’anno al tavolo ci saranno due personaggi, Manuel Agnelli e Mika, di cu si ha la certezza che funzionino alla perfezione, forti di tre edizioni a testa già sul groppone, e poi Emma Marrone che, anche musicalmente, nasce davanti ad una telecamera, ed Hell Raton, giovane, bello, cool, esotico, competente e illuminato nel suo lavoro. I presupposti per una buona edizione ci sono tutti.