Virus nell’aria. “Ci dicono che il virus è nell’aria, cosa vuol dire, che se noi entriamo in una stanza dove c’è una persona positiva anche se non ci tocchiamo ci possiamo contagiare? Perché è una cosa in più che non sapevamo, è così o sto sbagliando come spero?” La conduttrice Serena Bortone apre il suo Agorà (Raitre) con il tema del giorno, le goccioline che potrebbero permanere nell’aria circa tre ore. “Purtroppo non si sbaglia” la gela da Bellinzona l’epidemiologo Antonio Lanzavecchia . “Il virus è resistente negli aerosol, in una stanza dove un contagiato ha tossito a lungo può durare ore”. “La mascherina chirurgica ci aiuta?” “Meglio che niente”. “E se io cammino per strada senza toccare nulla, ho guanti e mascherina, posso lo stesso prendere il virus?” cerca conforto la Bortone. E lo trova solo in parte: “ Il rischio è minore perché il volume d’aria è molto maggiore”.
Marzullo: “E’ sempre più forte in noi la paura di perdere o è più forte la voglia di vincere?”. Pescando dal suo libro “Non ho capito la domanda” Gigi Marzullo gira uno dei suoi interrogativi cult ai corrispondenti esteri in collegamento con Agorà. Però poi per fortuna aggiunge: “Questo è anche il tempo delle risposte, prima di tutto il tempo del vaccino e dell’anticorpo, spero che tu, Serena, possa darle presto ad Agorà”.
Quarantena principesca. Non potendo contare su un Carlo d’Inghilterra o su un Alberto di Monaco, I Fatti Vostri è andato a scovare i nostrani Principi di Borbone, in quarantena nella loro casa di Parigi: Magalli li elenca tutti e quattro schierati sull’elegante divano in collegamento: il principe Carlo di Borbone, la principessa Camilla, le principessine Maria Carolina e Maria Chiara. “Camilla, che cosa si fa in isolamento a Parigi?”. “Siamo dentro casa come voi in Italia ma qui si può uscire un’ora al giorno: la nostra casa affaccia sulla Senna, vedo gente che fa jogging e va in bicicletta, e questa cosa la critico”. Non si trovano le mascherine neanche lì, come in Italia. “Parigi ha perso la sua romanticità” chiosa la principessa.
Tg dal salotto: “Eccoci in diretta a Sky Tg 24 , quello che vedete non è lo studio a cui siete abituati, è casa mia, qui stiamo trasmettendo il Tg in diretta. In queste settimane vi abbiamo detto quanto sia importante stare a casa per vincere questa battaglia ed è quello che stiamo provando a fare”. Libreria e grande tv sullo sfondo, alle 15, 30 dal salotto del conduttore Fabio Vitale, va in onda la prima edizione di “Sky Tg24, Sky a casa”: un’ora ogni giorno, un’edizione classica del tg ma da remoto, con titoli, servizi, i collegamenti e gli ospiti. È entusiasta anche il direttore Giuseppe De Bellis che si affaccia in video: “Un grande risultato, un messaggio di coerenza rispetto a quello che stiamo dicendo per aiutare chi sta combattendo questa emergenza. Noi siamo in giro con tanti inviati ma quest’ora da casa serve a dare un segnale”.
Furbetti. A Gravina in Puglia qualcuno ha messo su un business dei buoni spesa destinati alle persone indigenti (cento euro) rivendendoli a 70 euro. Li ha scoperti il sindaco Valente, si è arrabbiato parecchio ed è andato a parlarne da Barbara D’Urso a Pomeriggio 5 (Canale 5). “Come l’hai scoperto tu, sindaco?”. “Attraverso voci di corridoio, proprio in una giornata in cui avevamo registrato tanti gesti di solidarietà, sono ancora più arrabbiato perché questa cosa, che riguarda due o tre casi, ha rovinato la reputazione del nostro comune”. Il sindaco ha già trovato il modo di stoppare business e relativi furbetti: adesso i buoni possono essere presentati solo se accompagnati dal documento di identità.
Rinascerai. La Vita in diretta (raiuno) comincia il pomeriggio collegandosi con la casa del bergamasco Roby Facchinetti che con l’altro Pooh Stefano D’Orazio ha composto “Rinascerò, rinascerai”, uno struggente inno dedicato alla sua Bergamo. Facchinetti è straziato: “stare in casa è terribile qui, Bergamo è irriconoscibile, l’unico suono che si sente è quello delle sirene delle ambulanze”.
Una sola data. “Al momento c'è una sola data, il 13 aprile, come annunciato dal presidente del Consiglio”. Il numero uno della Protezione civile Angelo Borrelli innesta la marcia indietro rispetto all’intervista in cui aveva ipotizzato una proroga delle misure restrittive fino a metà maggio. E aggiunge: "Oggi alcune mie parole sono state equivocate, avevo fatto un ragionamento: avevo detto che le misure sarebbero state determinate in relazione all'evoluzione della situazione in atto. Per questo motivo è difficile fare previsioni ed abbassare la guardia”.
Amici solitari. Nello studio deserto, senza pubblico, senza familiari d’ordinanza, con i giornalisti in collegamento da casa loro, alla presenza dei soli giudici e di Maria De Filippi, va in onda una surreale finale che resterà nella storia di Amici: i quattro finalisti, le cantanti Gaia e Giulia e i due ballerini Nicolai e Javier prima di esibirsi si beccano un benaugurante sermoncino personalizzato da Maria (a Gaia: “Non so chi vince questa sera, quello che so è che tu hai già vinto perché nella vita non conta vincere Amici ma vincere le proprie paure, riuscire a trasformare il forza le proprie fragilità e capire che a volte si cade e poi ci si rialzarsi…). Mentre dall’alto cala la coppa che andrà al vincitore nello studio piomba anche il vincitore dello scorso anno Alberto Urso, con il suo discorso: “Questa coppa deve rappresentare la vostra vittoria ma spero che sarà anche il simbolo di una vittoria per tutti , per le persone a casa, per chi combatte in ospedale, medici, infermieri e Protezione civile. E un grande grazie a te Maria che come una mamma ci permetti di realizzare i nostri sogni”.
Dettagli alle spalle: a Propaganda live Makkox scherza sul fatto che Enrico Letta, appena collegato, “contrariamente al trend non aveva una libreria alle spalle, che invece si porta”. Fa quindi scorrere le immagini del direttore del Corriere della Sera Fontana con tomi di libri alle spalle (“è anche giusto che ce l'abbia”) poi quella di Vito Crimi con libreria verde un po' sbilenca: “È voluto pure lui nel rimanere nel trend ma secondo me l'ha fatta in garage, perché quelle sono le scaffalature di legno dove metti il filtro dell'olio: lui c'ha buttato due libri vecchi di scuola”.