Cosa si è visto in tv nella prima domenica di quarantena
Piante: “In questi giorni cosa c’è di meglio della cura delle nostre piante visto che il giardinaggio ha un effetto benefico sull’umore?”. A Uno mattina in famiglia (Raiuno) Monica Setta introduce l’esperta Lucia Cuffaro, che consiglia “tante coccole, a base di un fertilizzante naturale”. Segue ricetta del suddetto: “Un litro di acqua di cottura delle verdure senza sale, (io ho usato la cicorietta di campo, me l’ha portata il contadino, così ho evitato anche il supermercato) un litro di acqua, un annaffiatoio”.
Don Abbondio. “In questo momento sta finendo a Milano la messa che l’arcivescovo celebra al Policlinico per ammalati medici, infermieri, volontari. Vorrei ringraziare la creatività dei sacerdoti, soprattutto in Lombardia, che pensano a mille modi per stare vicino al popolo. Hanno capito che in tempi di “pàndemia” (il Pontefice la accenta così ndr) non si deve fare il don Abbondio”. Papa Bergoglio in apertura dell’Angelus per la seconda domenica in streaming dalla biblioteca del Palazzo Apostolico (e in diretta a ‘Sua Immagine’). Più tardi il Papa sarà su tutti i tg con la cronaca della sua passeggiata a piedi via del Corso per venerare il nella chiesa di San Marcello al Corso il crocifisso che salvò Roma dalla peste.
I Paolini di Francia. “In questo marciapiede normalmente ci sono 200 mila persone, adesso saranno al massimo 200, quasi tutti turisti disorientati. Collegato con Marco Liorni a #restateacasa ItaliaSì (Raiuno) il corrispondente da Parigi Alessandro Cassieri vorrebbe elencare a le misure anticoronavirus prese dalla Francia, ma due ragazzi in stile disturbatore Gabriele Paolini lo invadono abbracciandolo pericolosamente e gridando a voce alta. “Interrompiamo il collegamento. Grazie Alessandro” decide in fretta Liorni dando la linea a Marco Varvello da Londra. Poi torna a Parigi, preoccupandosi.“Tutto bene, quei giovanotti si sono allontanati?”
Palle che rimbalzano “In un momento così difficile non si può più far rimbalzare le palle”. In collegamento con il presidente della Regione Lombardia Fontana, a Mezz’ora in più (Raitre) Lucia Annunziata incappa in un lapsus. Si corregge subito: “Far rimbalzare la palla”.
Anton Giulio e Anton Luca. Liorni si collega con i vip barricati in casa , tocca alla Balivo, “Abbiamo finito di pranzare e ora io e mio marito ( Guido Maria Brera, finanziere di grido) ci stiamo bevendo una tisana allo zenzero” racconta la conduttrice. “La mattina i bambini fanno i compiti, poi disegnano e giochiamo a nascondino…”. La interrompe una voce bambinesca: “”Chi è, Guido Alberto?” si informa tenero Liorni. “No, è Cora Maria”. A un certo punto passa, entrando nell’inquadratura anche Brera, in maglioncino bianco. “Può dire qualcosa sull’economia? “Amore, ti hanno visto, vieni”, lo incalza lei spiegando che da dieci giorni non dormono più insieme per far sì che se uno di loro dovesse ammalarsi, uno resterebbe ad occuparsi dei bambini.
Mara versus Marco: Collegata da casa sua e appena privata della sua ‘Domenica in’ causa emergenza coronavirus Mara Venier è già in crisi d’astinenza e cerca di marcare il territorio ricordando a Liorni: “Dopo quando finite voi c’è il meglio di Domenica in, serve un po’ di allegria”. Lui si risente: “Sì sì, ma anche adesso noi stiamo in allegria con voi, eh”.
Saluti vulcaniani. L’astrofisico Luca Perri “smascheratore di astrobufale” come lo presenta Camila Raznovich al Kilimangiaro (Raitre) è collegato da Milano da casa sua e saluta alla maniera dei vulcaniani di Star Trek. “Aspetta, lo so fare anche io” lo imita Raznovich. E invece non lo sa fare: Ferri la corregge perché il pollice va tenuto aperto e non ripiegato dietro il palmo come fa lei.
Ricrescita “Adesso ti sto facendo lo shatush, quindi stiamo schiarendo un po’ le punte e il biondo viene più luminoso”. L’hair stylist Federico Lauri a Il salone delle meraviglie (Real Time) tinge, pettina e si informa pettegolo sugli amori delle clienti. Girato prima del decreto governativo, è il programma che oggi ha fatto sognare le italiane in astinenza da parrucchiere e alle prese con la ricrescita.
Solo/1: Fabio Fazio solo nello studio deserto di Che tempo che fa (Raidue) sembra un conduttore dell’Europa dell’Est negli anni Sessanta: “Questa sera andiamo in onda in modo molto essenziale, sono praticamente solo in studio, ringrazio i miei colleghi della Rai che svolgono questo verso servizio pubblico consentendoci di stare vicino alle persone che sono a casa. Restate a casa, veniamo noi, in questa situazione surreale, ma che dobbiamo consapevolmente attraversare tutti insieme. Poi si collega con Giovanna Botteri, da Pechino “una speranza per tutti”. Lei è più prudente: “Quella di Wuhan è una battaglia vinta non è una guerra vinta. Si vince tutti insieme”.
Solo/2. “Siamo in onda grazie ai pochissimi che hanno accettato di essere con noi”. Massimo Giletti a Non è l’arena (La7) ricorda che il viceministro Sileri prima di scoprire la sua positività al coronavirus era stato in studio, “pur con tutte le precauzioni”. “In questo momento bisogna fare informazione ma per uno come me lavorare nel nulla non è facile…”. Poi ricorda la recente morte di suo padre: “ho avuto la fortuna di stargli vicino fino all’ultimo in terapia intensiva e penso a chi oggi questo privilegio non ce l’ha. Forse potevamo vivere questo momento in modo diverso se avessimo investito di più nella sanità, in Germania hanno 28mila posti letto rianimazione noi 5mila, siamo indietro rispetto ad altri paesi europei”.
Uno vale uno. “Ognuno di noi fa la differenza , uno vale uno siamo tutti impegnati a fermare questo virus”. Il professor Roberto Burioni da Fazio a Che tempo che fa (Raidue).
Scarpe o non scarpe?: La D’Urso chiede lumi sull’audio terroristico di giornata, quello che consiglia di lasciare le scarpe fuori dalla porta perché il virus si fermerebbe sull’asfalto e quindi sulle suole. “Non c’è alcuna evidenza scientifica, il virus si trasmette dal contatto fisico tra le persone e attraverso le mani toccando oggetti e superfici da qualcuno infetto”. Walter Ricciardi consigliere dell’organizzazione mondiale della Sanità, è categorico, ma Gianluigi Nuzzi non è convinto: “Io senza sapere né leggere né scrivere le scarpe le tengo fuori dalla porta, tutta la vita. Ho la sensazione che i cinesi non ci abbiano detto tutto sul coronavirus”.
Letterina: Con l’immagine di una bonazza bionda che tiene sovrapposta sul suo viso (“sono senza trucco, sembro la Botteri”) da Torino in collegamento a Che tempo che fa arriva Luciana Littizzetto e legge la sua letterina a chi va ancora in giro: “Caro cretino tu che ti proteggi con la castagna in Francia, tu che vai a sciare in Francia, tu che non sei un medico né un infermiere se senti il bisogno di uscire vai a cagare".