“La storia” di Elsa Morante diventerà una serie televisiva. Una produzione internazionale, scritta da Francesco Piccolo, Giulia Calenda e Ilaria Macchia, che Rai Fiction sta sviluppando con Picomedia. L’ha annunciato la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta nell’incontro dedicato a “Rai Fiction, risultati e prospettive” che si è tenuto al Mia, il Mercato internazionale dell’audiovisivo.
I tempi di realizzazione sono ancora da definire: Andreatta definisce l’adattamento del capolavoro della Morante uno dei “semi del nuovo”, progetti in una fase preliminare di sviluppo protagonisti della sfida che ha contraddistinto finora il lavoro della fabbrica della fiction Rai: “Alzare l’asticella della qualità e della capacità progettuale con l’ambizione di muoversi in una dimensione globale”, ha chiarito.
In cantiere, insieme a "La Storia", ci sono altri quattro ambiziosi titoli: “Il Regno” in sviluppo con Cattleya, è l’adattamento a cura di Sandro Petraglia dell’omonimo romanzo di Emmanuel Carrère, che ha contribuito ai soggetti e alle sceneggiature del viaggio alla scoperta della vita di Gesù. Per l’adattamento seriale de“I leoni di Sicilia” il romanzo sulla famiglia Florio, rivelazione di quest’estate scritto da Stefania Auci, Rai Fiction si è affidata alla Compagnia Leone Cinematografica, per quello de “Il Conte di Montecristo” di Dumas alla Palomar.
È in una fase ancora più embrionale la serie dedicata a Dante, (nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla sua morte): è tratta da un soggetto di Rita Monaldi e Francesco Sorti, specialisti di romanzi storici ed è in procinto di sviluppo con Fabula Pictures e Fédération.
In attesa delle nuove serie da competizione, sta dando buoni e precoci frutti l’alleanza tra Rai, FranceTelevision e la tedesca ZTF, lanciata nell’aprile 2018 a Lille con l’idea di unire le forze di tre tv pubbliche europee per sviluppare progetti dotati di visione internazionale: sono già quasi realtà le coproduzione internazionale “Leonardo” e “Sopravvissuti”, la serie mistery scritta da un gruppo di studenti della scuola Rai di Perugia, le cui riprese cominceranno nel 2020: in Italia andrà in onda su Raidue e Raiplay, preceduta, il prossimo dicembre dal primo ciak di “Leonardo” la serie di Lux Vide su Leonardo Da Vinci, realizzata appunto con l’alleanza dei broadcaster pubblici europei Rai, France Television e ZDF.
Luca Bernabei di Lux Vide ha appena annunciato che sarà l’attore irlandese Aidan Turner ad indossare i panni di Leonardo Da Vinci mentre Giancarlo Giannini avrà il ruolo del pittore e scultore fiorentino Verrocchio. L’alleanza internazionale, ha chiarito all’Agi Eleonora Andreatta a margine dell’incontro dedicato ai risultati e le prospettive internazionali della sua Rai Fiction, rappresenta “un grande segnale di cambiamento del servizio pubblico, orientato verso la collaborazione”.
Ma oltre al futuro lontano e al futuro prossimo, è roseo anche il presente di Rai Fiction: i dati presentati al Mia la vedono occupare tutte e dieci le posizioni della classifica delle fiction dell’anno: al primo “Il commissario Montalbano” con il 44,6 per cento di share, al secondo il tv movie “Io sono Mia”, al terzo “C’era una volta Vigata, la stagione della caccia”. Tra le fiction in classifica anche “Imma Tataranni, sostituto procuratore", attuale rivelazione della domenica di Raiuno e naturalmente la serie evento “L’amica geniale” prima coproduzione HBO-Rai, con 7,1 milioni di spettatori e il 30 per cento di share, di cui sono iniziate le riprese della seconda stagione.
Secondo Andreatta i risultati positivi delle serie sono la conseguenza della capacità di raccontare tutta l’Italia, dalla Val d’Aosta di “Schiavone” alla Sicilia di Montalbano (anche a beneficio del turismo e dell’indotto) e dell’allineamento ai cambiamenti profondi che stanno influenzando i gusti della platea mainstream. Tanto che, mentre dal 2012 il perimetro della tv generalista si è ridotto dal 70 al 60 per cento di share, la fiction Rai è cresciuta del 22, 9 per cento, producendo nella stagione 2018/2019 il 77 per cento dell’offerta fiction italica.
Significativi anche i dati delle fasce d’età e quelli di genere (negli ultimi sette anni i giovani appassionati di fiction sono aumentati del 3,5, il target femminile dai 15 ai 24 anni del 7,5 per cento. E aumentano anche i telespettatori colti: quelli con istruzione superiore sono il 23,3 per cento, i laureati il 24, 5 per cento, cresciuti del 6,5. Un dato significativo, insieme a quello
dell'aumento di telespettatori al Nord e al Centro, è anche quello relativo al cosiddetto pubblico di classe socioeconomica alta, quella che può permettersi anche gli abbonamenti alle piattaforme: dal 2012 quello che segue la fiction Rai è aumentato dell’8 per cento. Merito anche, ha sottolineato Andreatta del coinvolgimento di grandi registi del cinema nel racconto delle serie tv: come Saverio Costanzo, Pappi Corsicato e tra gli altri Alice Rhorwacher che dirige due episodi della nuova serie de “L’amica geniale”.