Urbano Cairo si è già fatto avanti, pensando agli ascolti e chissà, magari anche a una reunion sentimental-televisiva da dare sinergicamente in pasto ai suoi giornali, visto che tra il re della domenica sera de La7 Massimo Giletti e Antonella Clerici negli anni Novanta c’è stata una bella storia sentimentale, ampiamente sviscerata dal conduttore chez Maurizio Costanzo. Dopo aver accolto a braccia aperte Giletti alla fine del 2017, quando la Rai renziana mise i sigilli alla sua “Arena" targata Raiuno, adesso Cairo ha messo gli occhi sulla grande esclusa della nuova stagione della Rai gialloverde: vorrebbe affidarle il preserale de La7, fascia su cui la rete sta lavorando.
Suo fan di lungo corso, durante la presentazione dei nuovi palinsesti ha raccontato di averle già chiesto “Quando vieni a La7?” al Festival di Dogliani, a inizio maggio in tempi non sospetti quindi. La sua non sarebbe un’operazione di salvataggio alla Sea Watch verso Lampedusa-La7, visto che, ha chiarito “Clerici è una grande professionista che non ha bisogno di essere salvata” e dovrebbe anche vedersela, in caso, anche con Piersilvio Berlusconi che, a quanto risulta all’AGI, ha già formulato la sua offerta alla conduttrice.
Lei punta a restare in Rai, ma certo è che in questo momento, parecchi soldi garantiti a parte, non se la passa benissimo: via “Portobello” bocciato dagli ascolti, via “Sanremo Young”, andato così così, al momento per lei c’è solo lo speciale natalizio Telethon (a titolo gratuito data la natura charity del programma) a fronte di un contratto di un milione e 250 mila euro dal prossimo settembre ad agosto 2020, che la direttrice di Raiuno Teresa De Santis ha ereditato dall’ex dg Rai Mario Orfeo.
Un parcheggio evidentemente costosissimo quello della conduttrice, ormai certo almeno per la stagione autunnale e che non è sfuggito alla politica, con il deputato pd Michele Anzaldi , segretario della Commissione di Vigilanza Rai che, comunica all’AGI, sta valutando un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale: “La Clerici ha doti innegabili, è assurdo che una grande professionista come lei, con un contratto milionario resti posteggiata, mentre Raiuno si riempie di nuovi conduttori” chiarisce. “Avrebbero potuto farle una proposta concreta, una Vita in diretta (affidata alla new entry Lorella Cuccarini in coppia con Alberto Matano ndr) o altro, creandosi l’occasione di accompagnarla alla porta se avesse rifiutato”.
In realtà, da Raiuno fanno sapere all’AGI che alla Clerici era stato già proposto per dicembre lo “Zecchino d’oro” sia le due puntate pomeridiane sia la finale in prima serata, tre appuntamenti che la conduttrice, dicono, ha rifiutato. Il 9 luglio durante la presentazione dei palinsesti Rai, la De Santis ha anche ribadito che, rispetto alla Clerici, non c'è nessuna esclusione (“vogliamo solo lavorare al meglio, con progetti all’altezza della sua professionalità”) raccontando di avere in cantiere un progetto nella stagione primaverile dedicato a un racconto del passato, da realizzare con le Teche Rai. Il progetto però non risulta a Lucio Presta, agente della Clerici, che su Twitter ha appena cinguettato “Al momento nulla è stato previsto nella stagione 2019-2020, questo per amor di verità”, sottolineando quindi che “la storia di @antoclerici su @Raiuno è fatta di grandi successi, due Sanremo (uno ancora imbattuto per ascolto generale) di coraggio, determinazione e sperimentazione”.
A quanto apprende l’AGI, De Santis e Clerici si sono incontrate circa venti giorni fa e in quell’occasione la conduttrice avrebbe chiesto alla direttrice di affiancare allo Zecchino d’oro una programmazione seriale, di condurlo accanto a trasmissioni come Sanremo young, “Ti lascio una canzone” o di “emotainment”, sullo stile del “Treno dei desideri”, senza trovare però ancora un accordo. In quell’occasione De Santis avrebbe comunicato alla Clerici di stare pensando per lei al progetto di cui ha poi parlato durate la presentazione dei palinsesti, ma ad oggi il compenso milionario non è legato a nessuna prestazione. La conduttrice pare non sia decisa ad accontentarsi di una serata qua e là, un po’ come successe a Giletti, quando, prima di rifugiarsi da Cairo, rifiutò le 12 prime serate di intrattenimento compensative offertegli dall’ex dg Orfeo, ritenendole non rispettose delle sua anima giornalistica.
Al momento Clerici ha deciso di restare a guardare: il 9 luglio non si è fatta vedere a Milano, alla presentazione dei palinsesti (con il plauso di Presta che ha cinguettato “Proprio vero che assenza è miglior presenza”) comunicando via Twitter e Instagram il suo strategico e un po’ ascetico distacco: “Più alto vola il gabbiano e più vede lontano” ha scritto, postando la foto di un gabbiano ad ali spiegate, non di quelli rapaci che presidiano i cassonetti di Roma ma elegante, in stile #ilgabbianojonathanlivingston , l’hashtag prescelto.
Un approccio zen il suo, confermato anche nell’intervista ad “Oggi” dove la conduttrice ha spiegato la sua filosofia attendista: “So che mi aspettano cose belle. Lo sento”. E ancora: “Penso che al di là della politica esista solo una regola che sopravvive nel tempo: saper fare il proprio lavoro. Io so di saperlo fare. Poi il pubblico è sovrano, la gente a casa decide. Quando aspettavo Maelle venni estromessa dalla Prova del cuoco e il pubblico insorse, quindi non credo che resterò a casa a non far niente. Io sono una fucina di idee e di proposte”. La conduttrice confida “nell’attenzione dell’ad Fabrizio Salini ai conti”, sicura che la sua situazione di “apparente incertezza professionale si risolverà presto in un modo o nell’altro”.
Sedere strapagata in panchina, tipo Totti da inutilizzato dirigente della Roma (ormai ex), insomma non fa per lei. E se le cose in Rai non si sbloccheranno, “l’altro modo” potrebbe essere Cairo o Mediaset, dove nel lontano ’99 condusse sei Rete4 “Telegatti story” e quindi su Canale 5 “A tu per tu” accanto a Maria Teresa Ruta. Non si conosce la natura della proposta di Piersilvio Berlusconi ma Clerici ha fatto sapere che adorerebbe “il bancone di Striscia la notizia perché io non lavoro in tv: mi diverto in tv, e lì so che mi divertirei da pazza… Io ho un limite enorme. Una fragilità dirompente: devo sentirmi amata, e questo vale per tutto. Affetti come lavoro. Se non mi sento amata, vado altrove, ricomincio da capo, non mi accontento”. Amata o meno, alla Rai è però vincolata dal suo contratto. Potrebbe eventualmente dirigersi altrove se la Rai accettasse di scioglierlo, previo versamento all’artista di una parte del milione e 250 mila euro, con una sorta di rescissione consensuale.