U n palinsesto che si basa sull'informazione, con una leggera virata verso l'intrattenimento, ma sempre 'pensoso': dai venerdì sera di Propaganda Live condotto da Diego Bianchi, "a cui è stato rinnovato il contratto per tre anni", all'acquisizione della fiction più premiata dell'anno, Chernobyl, prodotta da HBO, fino a un programma sull'ecologia con la new entry Licia Colò, conduttrice di 'Eden, un pianeta da salvare'.
Grazie per essere stati con noi anche stasera.
— Propaganda Live (@welikeduel) 21 giugno 2019
A breve partirà #propagandadoc, una serie dei migliori reportage della stagione al martedì e al giovedì. Ci rivediamo a settembre con una nuova stagione di #propagandalive#propagandalivebest pic.twitter.com/ZhjEwRHbCF
È la linea tracciata per La7 dal patron Urbano Cairo, oggi a Milano per la presentazione della stagione invernale della rete, che partirà a settembre. Confermata quindi l'ossatura principale del canale, con Enrico Mentana saldamente al timone: direttore del Tg, conduttore di Bersaglio Mobile e delle sue Maratone e "chissà anche autore di un libro per Solferino", la casa editrice collegata al gruppo Corriere della Sera, parte della galassia Cairo Communication.
Confermato e rinnovato, per complessivamente 5 anni anche il format di approfondimento 'Piazzapulita" con tanto di conduttore, Corrado Formigli "il cui contratto sarebbe dovuto scadere l'anno prossimo" e che invece va avanti. E in quest'ottica di rete "con una mission precisa", ovvero quella di "contribuire all'accrescimento culturale della popolazione italiana", un secco no arriva per Miss Italia: "Per noi finisce qui", ha dichiarato Cairo ai giornalisti, parafrasando quanto viene detto di solito alle concorrenti quando vengono escluse; dunque, dopo 6 anni il concorso di bellezza che aveva trovato una casa a La7 in seguito alla 'cacciata' dalla Rai, sarà escluso anche da questo canale.
Per restare in tema di passaggi fra la Rai e La7, è invece ancora il canale di Cairo quello in cui Massimo Giletti condurrà il programma della domenica. "Non è l'Arena è stato confermato per i prossimi due anni e con lui stiamo discutendo di altri progetti e di serate speciali. Nonostante fosse molto corteggiato sapevo che non sarebbe andato via", ha confessato il presidente del gruppo.
Grazie a tutti voi per questa formidabile stagione trascorsa insieme! #nonelarena pic.twitter.com/RTZmSIURjd
— Non è l'Arena (@nonelarena) 16 giugno 2019
Lontana ma accattivante appare invece l'ipotesi che lo scouting di La7 in Rai possa continuare anche con Antonella Clerici, rimasta - come si è appreso ieri in via ufficiale - senza una prima serata nella tv di Stato: "È una grande professionista - ha detto Cairo - l'ho incontrata l'anno scorso a Dogliani e le ho detto 'quando vieni a La7?', prima ancora di sapere che fosse 'da salvare'. Di certo non ha bisogno di me, ma perché no? Magari ne parliamo. Con un personaggio come lei si potrebbero affrontare delle cose sull'access prime time che è un tema su cui stiamo lavorando".
Da manager Cairo ha poi sciorinato alcuni numeri sulla raccolta pubblicitaria, confermando che il "trend della pubblicità di La7 continua positivo anche nel 2019: secondo i dati Nielsen diffusi stamattina siamo al +6,2% a fronte di un mercato negativo". Il patron ha poi ricordato che nel 2013, lanno in cui ha acquisito l'azienda televisiva, qualche preoccupazione ce l'aveva perché "l'azienda perdeva 100 milioni l'anno; oggi ha invece chiuso il 2018 con un piccolissimo utile da 400 mila euro", parallelo anche ad una crescita degli ascolti".
Cairo ha infine sottolineato come in questi anni sia profondamente cambiato il mercato della televisione generalista, con lo share delle tre reti Rai e delle tre reti Mediaset che è sceso da oltre l'80% al 55%, "mentre La7 è passata dal 3 al 3,9%,quindi con una crescita del 30%. Nella stagione, dalla metà di settembre alla prima metà di giugno, La7 ha raggiunto Italia1 in prime time al 5,1% di share e ha stabilmente superato Rete4".