È attraccato alla banchina del Castello Aragonese, uno dei simboli di Taranto, il Kismet. Un mega yacht lungo 95 metri, dal valore di 65 milioni di dollari, che sarà luogo di alcune scene di "Six Underground", la produzione cinematografica da 150 milioni di dollari che Netflix sta girando nella città pugliese da alcuni giorni (sinora il costo più alto affrontato da Netflix con 500 persone nella macchina organizzativa e 50 truck carichi di strumentazione scaricati da un cargo). Il Kismet, visibile da corso Due Mari nel centro di Taranto, sarà il luogo di un attacco di guerra lanciato da un rimorchiatore della Marina Militare, per l'occasione trasformato in un natante bellico.
Il mega yacht attraverserà il 4 e 5 ottobre il canale navigabile con l'apertura straordinaria (e preliminare) del ponte girevole (il 2 ottobre) che verrà programmata in base alla necessità delle riprese. Tutto "Six Underground", peraltro, scorre sul filo dell'azione frenetica tra inseguimenti, auto che esplodono, assalti, lanci nel vuoto. Ad agosto Netflix ha girato a Firenze, ora è la volta di Taranto tra parte antica, il centro, il Castello Aragonese, la Stazione torpediniere, ex base navale della Marina, il Mar Piccolo e il Mar Grande. Tutte aree sottoposte ad una serie di divieti di transito e di navigazione in base alle esigenze filmiche. Coinvolto anche il Comune di Taranto oltre alla Marina Militare.
Protagonista del film è Ryan Reynolds insieme a Mélanie Laurent, Dave Franco, Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona e Corey Hawkins. Regista Michael Bay, il "padre" della saga "Transformers", che vuole realizzare un franchise action. La sceneggiatura di "Six Underground" è sviluppata partendo da un'idea di Rhett Reese e Paul Wernick ed è incentrata su sei miliardari che fingono la loro morte e formano una squadra d'elite per combattere i criminali.
Nei giorni scorsi, nella città vecchia di Taranto, i mezzi di produzione di Netflix sono stati ostacolati dalla protesta, durata circa un'ora, di un gruppo di venditori ambulanti che, a causa dei divieti al traffico, lamenta un crollo deglk incassi e chiede a Netflix un risarcimento danni. Sono stati rovesciati sull'asfalto e incendiati alcuni cassonetti dei rifiuti. Protesta stigmatizzata dal Comune di Taranto e da Confcommercio (ma anche da registi pugliesi come Sergio Rubini ed Edoardo Winspeare, che hanno girato a Taranto), preoccupati da un cattivo ritorno di immagine.