S e non avete mai sentito parlare di Fantaghirò, allora siete tra quelle persone che a Natale non guardano la tv, avete più di 35 anni e con ogni probabilità non aspettate la sera del 24 dicembre per sbirciare l'ennesima replica di 'Una poltrona per due' mentre siete a tavola con i parenti.
Mettiamola così: se vi raccontano una storia ambientata in un immaginario medioevo pagano in cui due regni si affrontano da secoli in una guerra estenuante, senza che nessuno dei due riesca a prevalere, a cosa pensate? Sembra il Trono di Spade, vero? E invece è Fantaghirò: miniserie diretta da un regista cult del genere come Lamberto Bava e che si ispira alla fiaba 'Fanta-Ghirò, persona bella' di Italo Calvino, rielaborazione di una novella di fine '800.
È la prima miniserie che fa parte del franchise di Fantaghirò e fu trasmessa per la prima volta da Canale 5 in due parti da 100 minuti ciascuna, il 22 e 23 dicembre 1991 facendo il pieno di ascolti: quasi il 30%. Per molti anni l'intera saga è stata replicata durante il periodo natalizio ed è diventata oggetto di culto per generazioni di ragazzini che, divenuti adulti, se la sono ritrivata in palinsesto ogni Natale.
Ma perchè tutti ne parlano? E perché è addirittura diventato trend-topic su Twitter? Perché Netflix, che ha un gran fiuto per le operazioni nostalgia (basti pensare agli anni in cui è ambientata la serie cult 'Stranger Things') e si trova a fare i conti con le quote di produzioni italiche imposte dalla legge Francheschini sul cinema, ha deciso di mettere nel suo portafoglio tutte e cinque le stagioni della serie, interpretata da Alessandra Martines, Kim Rossi Stuart e Brigitte Nielsen. Progetto che ha raccolto l'entusiasmo degli spettatori, visto che il post su Facebook ha raccolto in sei opre 17mila like e più di tremila commenti.
Così la sera di Natale non si dovrà più scegliere quale replica guardare.