A ll'inizio (e pure alla fine) non ci credeva nemmeno lui. E non ci credevano i Maneskin che pure hanno applaudito la sorpresa, forti del successo garantito a prescindere dal secondo posto in finale. Banalizzando si potrebbe dire che i vincitori della undicesima edizione di X Factor sono due: la band romana che conta su una fan base da star e il tenore siciliano che alla fine ha conquistato il voto popolare. Ma chi è questo 25enne di Ragusa, arrivato al pop dopo una rigida educazione lirica?
L'artista della scuderia di Mara Maionchi è riuscito a battere nello scontro finale il gruppo rivelazione di quest’anno e dato per superfavorito. Sul palco del Mediolanum Forum di Assago (Milano) si è esibito prima con un duetto con James Arthur, già vincitore di X Factor UK nel 2012, poi con un “Best of” dei tre brani che più erano stati apprezzati dal pubblico negli scorsi Live: “Your song” di Elton John, “Who want to live forever” dei Queen e “Million reasons” di Lady Gaga. E infine con il suo inedito “In the name of love”. Licitra si porta a casa un contratto da 300mila euro con l’etichetta Sony Music.
Ma chi è il nuovo re di X Factor? Appassionato di musica da sempre, a 16 anni Licitra ha imboccato la sua strada: il canto lirico che ha studiato in alcune delle eccellenze italiane, come il Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza e l'"Accademia Teatro alla Scala" di Milano. La carriera di Lorenzo ha preso velocità nel 2011 quando il giovane tenore si è esibito al Consolato generale d'Italia a Istanbul per il 150 anniversario della Festa della Repubblica italiana. Poi è volato a Johannesburg, in Sudafrica, presso lo "State Theatre" al Centro Nelson Mandela Square.
Appena rientrato dal Sudafrica, Licitra ha fatto il suo debutto in tv con una partecipazione al talent show di Gerry Scotti "Io canto", al fianco della dodicenne Rachele Amenta.
Oggi Lorenzo è a suo agio sul palco e disinvolto sia in abito elegante che in jeans e felpa. Ma per arrivare a questo punto ha combattuto contro se stesso: "Non sono mai stato abbastanza sicuro di quello che sono a livello fisico ed esterno. Avevo 20 anni e 40 chili in più". Si è guardato alla specchio e ha fatto una promessa a se stesso. “Non mi piacevo e in me è cresciuta tanta insicurezza. Mi sentivo imprigionato, ma da me stesso. La mia voce forse non funzionava con quello che era l’esterno. Ricordo di essere andato in bagno davanti allo specchio e di essermi guardato. Sai quando si fanno promesse a tu per tu? Mi sono detto ‘io da oggi devo essere quello che voglio essere’. Ora mi piaccio”.
La scelta di interpretare sul palco il brano dei Queen è legata a doppio filo con la storia personale di Lorenzo: “Freddie Mercury è un’icona, uno degli artisti più liberi in tutti i sensi. Io prima non avrei mai potuto farlo, ma oggi che mi sento più libero io voglio cantare Freddie Mercury. Voglio cantare questo pezzo, voglio liberarmi volando e divertirmi”.
È il nuovo Tiziano Ferro?
La storia di Lorenzo ricorda per certi versi quella di Tiziano Ferro, ultima simbolo del pop italiano a essere scoperto da Mara Maionchi. Il cantante, nel 2000, ha perso 40 chili in un anno e mezzo. E la molla è stato il desiderio di diventare una star. Una questione “di vita o di morte”, ha raccontato a “Ok Salute”. “Un giorno mi sono detto che così non potevo andare avanti”, ha raccontato l’artista apprezzatissimo oggi anche in America Latina. “Per diventare un cantante di successo dovevo tornare in forma. Ci sono riuscito, ma con un azzardo: ho fatto tutto da solo. Mi sono imposto una dieta, senza l’aiuto di personal trainer, specialisti o nutrizionisti”. La sua lotta interiore è raccontata in “Rosso Relativo”: “Molti pensano che Rosso relativo sia una canzone dove celebro il sesso, mentre il testo racconta della mia antica fame notturna”. Forse le coincidenze tra Licitra e Ferro si fermano qui, ma intanto Lorenzo ce la sta mettendo tutta per imboccare una strada simile al pupillo del suo giudice. Al punto da essersi cimentato al terzo live con una versione di “Sere Nere” che però non ha convinto i giudici.
Voce potente, barba finta-incolta su un bel viso, Licitra è arrivato in finale senza mai passare per il ballottaggio. Alle audizioni con un’interpretazione jazz di “Like a prayer” di Madonna aveva conquistato subito i giudici che, però, nel corso delle settimane avevano iniziato ad avere qualche ripensamento. Non per la tecnica, consolidata da anni di allenamento e di studio, ma per la sua capacità di rendere originali i brani che interpreta.
Fedez più di tutti non gli aveva perdonato una performance che ricordava Michael Bublè in versione natalizia. Per Lorenzo il riscatto è arrivato giovedì scorso durante il sesto live quando ha smesso i panni di crooner per vestire – magistralmente - quelli di Freddie Mercury in una intensa “Who wants to live forever”.