AGI - È cominciata col turbo la 57ª edizione del festival teatrale di Borgio Verezzi, in scena fino al 14 agosto sul palco incastonato nella deliziosa piazza Sant’Agostino con dodici spettacoli, nove dei quali in prima nazionale. Merito di Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, che hanno regalato due ore di divertimento puro e registrato il tutto esaurito nelle due serate dedicate all'esordio nazionale della loro ‘La strana coppia’ la commedia cult di Neil Simon che debuttò a Broadway nel 1965, protagonisti Walter Matthau (Oscar) e Art Carney (Felix) e poi portata a cinema con Jack Lemmon al posto di Carney.
Guidi, anche regista e adattatore del testo è Oscar, Ingrassia è Felix, e i due attori nostrani sono perfetti (ricalcano con maestria non solo il look anche la mimica e i tic dei “titolari” americani) nell’incarnare i due amici dalle personalità diametralmente opposte, ma accomunati dalla fine dei loro matrimoni, che si ritrovano a vivere insieme in uno dei tanti grattacieli di New York.
A distanza di decenni il 'tema della singletudine', declinata nella versione dell'uomo solo e molto spaesato dopo la fine del menage coniugale è ancora molto attuale. Guidi-Oscar è il maschio che, tra pokerini con gli amici in una casa dove dominano disordine, sporcizia e tramezzini al tacchino ammuffito spacciati per "ricco buffet" cerca di godersi il lato buono di non avere più una moglie in casa, Ingrassia-Felix l’amico tutto nevrosi e ossessione per la pulizia, disperato per l'abbandono dell'esausta coniuge, che installandosi in casa sua, si svelerà più ingombrante di una moglie.
“Questo incontro-scontro quotidiano tra i due uomini darà vita a esilaranti gag, garantendo un divertimento sicuro” aveva assicurato Guidi presentando lo spettacolo. E così è stato, complici anche un paio di improvvisazioni con risate annesse (il tramezzino di scena che stava andando di traverso a Guidi e il “bombardamento” dei fuochi d’artificio sul mare).
Perfetti anche gli amici del pokerino (Massimiliano Giovanetti, Riccardo Graziosi, Rosario Petix e Simone Repetto) fedeli al motto di Oscar (“i matrimoni vanno e vengono, la partita e come uno show: deve proseguire”) e le esilaranti sorelle cinesi Hu Zhu Gao) che abitano al piano di sopra interpretate da Claudia Tosoni e Shaen Barletta.
Il festival teatrale di Borgio Verezzi
Sono le coppie, familiari, cinematografiche e televisive, le protagoniste della 57° edizione del Festival teatrale di Borgio Verezzi, ormai una certezza dell’estate ligure. Al binomio Giampiero Ingrassia-Gianluca Guidi che ha debuttato con ‘La strana coppia’ seguirà, sempre in prima nazionale l’11 e 12 luglio, una commedia dedicata a una coppia storica: ‘Stanlio&Ollio, amici fino all’ultima risata’ con Claudio Insegno, Federico Perrotta, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi.
Lo spettacolo racconta non soltanto la carriera di Stan Laurel e Oliver Hardy, con oltre cento film all’attivo, ma anche la loro vita privata, con molti aneddoti, come ad esempio, quello relativo alle tre mogli di Stan, una delle quali sposata per ben tre volte. Il 18 luglio tocca a Michele La Ginestra e Manuela Zero in ‘Il piacere dell’attesa’ lui giardiniere che vive nel mondo magico del suo vivaio, lei donna in carriera. Il 20 luglio sarà dedicata a ‘Cetra una volta’ sullo storico Quartetto Cetra interpretato dai Favete Linguis di Stefano Fresi, Toni Fornari e Emanuela Fresi e dal 22 al 23 luglio a ’28 minuti per innamorarsi’ con Pino Quartullo e Roberta Giarrusso.
Tra tante coppie sentimentali tese all’intrattenimento (‘Come sei bella stasera’ il primo e due agosto con Max Pisu e Gaia De Laurentiis) promette invece toni drammatici il 26 e il 27 luglio la prima di ‘Princesa’ diretto da Fabrizio Coniglio e interpretato da Vladimir Luxuria, che debutterà a Borgio Verezzi per poi spostarsi il 5 agosto a Roma al Teatro Tor Bella Monaca. È la storia vera di Fernanda Farias De Albuquerque (la princesa cui si è ispirato anche Fabrizio De Andrè).
Princesa è un ragazzino che non si riconosce nel suo corpo, e fin dalla piccola età vuole essere una ragazza. Si trucca, gioca con le bambole, desidera disperatamente di essere altro dal suo corpo. Inizierà quindi un suo viaggio, difficile e disperato, che parte da un piccolo paese rurale del Brasile, fino ad arrivare alle grandi metropoli brasiliane ed europee.
Il filo conduttore del viaggio è la costante ricerca di un'identità sessuale emotiva. Scoprirà la sessualità con gli uomini e vorrà modificarsi, cambiando il suo corpo. Lo spettacolo è tutto ambientato si svolgerà in carcere tra sogni e malinconie della protagonista trans, che troverà conforto grazie al rapporto che ha soltanto dalla sua finestra, col suo vicino di cella, con cui nascerà un amore platonico che la salverà dall'inferno