AGI - Tornano a Roma Ale e Franz con uno spettacolo tutto nuovo dal titolo "Recital". I due attori saranno in scena da domani, 26 ottobre fino al 6 novembre, al Teatro Parioli. La regia è di Alberto Ferrari. Dopo il clamoroso successo della passata stagione con "Comincium", Ale e Franz consegnano al pubblico uno spettacolo tutto da vivere e ridere saltando tra passato e presente, strizzando l'occhio al futuro.
Scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis, dopo Roma, lo spettacolo sarà in scena a Genova. "Torniamo nella Capitale dopo poco meno di un anno - spiegano i due comici all'AGI - con un recital appunto, ovvero con 'il meglio di' dove ripercorreremo tutte le cose che più ci sono piaciute e abbiamo rappresentato in tutti questi anni. Abbiamo scelto questo titolo perché lo spettacolo tanto raccoglie materiale in tanti anni di lavoro, e vuole portare un po'di leggerezza alle persone che vorranno seguirci".
In scena andranno vizi, virtù e manie degli italiani, "dell'essere umano in generale" , spiega Ale, alle prese con "alcune situazioni che estremizziamo in teatro a modo nostro. In questi sfottò verso gli italiani ci mettiamo anche ugualmente vittime di virtù e manie".
Fra pandemia e crisi come sono gli italiani oggi? "Sono segnati da tante cose - afferma Franz - hanno perso un po' la voglia di ridere. Del resto fra virus, guerra e rincari... basta pensare all'inverno che ci aspetta. Insomma, non è un momento sereno, non è facile farli ridere".
E dunque, "sarebbe il caso di prendersi un'ora e mezzo di pausa dai pensieri e dalle preoccupazioni. La nostra intenzione - aggiunge Ale - è quella di dare alle persone un po' di spensieratezza. Lasciamo quindi i riferimenti alla realtà che stiamo vivendo sulla soglia del teatro. Pensiamo a divertirci".
Ale e Franz lavorano insieme da oltre 20 anni: "Ci siamo conosciuti in una scuola di recitazione di Milano, e da lì, una nostra insegnante ci ha portato fuori dalla città a fare cabaret, vicino Varese. Andavamo la domenica. Si facevano tanti laboratori allora, - racconta Franz - e dopo un mese e un mezzo dall'inizio di quell'esperienza, avevamo già materiale sufficiente per iniziare a girare per i locali. Poi è venuto il provino a Zelig e da lì, si sono aperte le porte della televisione".
"Se ci siamo ispirati a qualcuno? Direi di no - afferma Ale - lo scopo è sempre e solo stato far divertire. Tutto quello che abbiamo fatto nasce da quello che ci fa e ci ha fatto ridere. Siamo nati entrambi guardando per passione, sin da bambini, il lavoro di attori come Sordi, Tognazzi, Woody Allen, Stallio e Ollio. Tutto questo ha alimentato la nostra 'gioia della risata'".
Da oltre venti anni insieme fra palcoscenico e tv, e ci sono anche tanti altri nuovi giovani comici: "C'è molta energia - afferma Franz - ci sono ragazzi che come noi tanti anni fa, cercano ora di trovare il proprio percorso. Ma del resto, solo mettendosi in discussione e lavorando si trova la propria strada".
E comunque, rispetto agli inizi del duo Besentini-Villa, "la comicità - sottolinea Ale - non è tanto cambiata. Una cosa che fa veramente ridere lo farà sempre. Magari cambiano i tempi della comicità. Ma i contenuti no".
C'è voglia di teatro? "Assolutamente ì - sottolinea Franz - lo scorso anno durante il periodo natalizio, l'eco della pandemia si faceva sentire. Ora il periodo nero è superato e ci sarà riscontro maggiore di pubblico. C'è voglia di uscire, di andare a teatro e anche noi abbiamo voglia di incontrare la gente e stare sui palchi".
I teatri, aggiunge Ale, "si inventano mille formule per convincere i cittadini ad entrare. Formule che però, andrebbero pubblicizzate di più. Un giovane, davanti alla parola 'teatro' si spaventa, teme di spendere come se fosse alla Scala. Ma non è cosi e questo andrebbe comunicato meglio. Il teatro è una cosa molto popolare in Italia. Al nuovo ministro della Cultura, vorremmo proprio chiedere di incoraggiare e invogliare le persone a venire a teatro, togliando quella patina attribuita, di cosa impegnativa. Il teatro è anche leggerezza, è come andare a un concerto. E i giovani devono saperlo. Internet e le piattaforme non possono dare la stessa emozione di un live, come succede ad esempio nei concerti".
Un comico può interpretare un ruolo drammatico? "Ma certo - dice Franz - questa contaminazione esiste da sempre, grandi attori come Sordi si calavano in un ruolo o nell'altro con grande dimestichezza. Noi abbiamo avuto una esperienza nel film di Salvatores e non era un film propriamente comico. E anche Ale ha un ruolo drammatico un film sempre di Salvatores che ancora non è uscito. Ma in generale, un attore deve esserlo a 360 gradi, deve saper fare tutto".
Può anche accadere, aggiunge ancora Franz, riferendosi al film "La stranezza" , presentato alla Festa del Cinema di Roma "che uno come Servillo che viene visto come un attore classico, poi quando scivola in momenti comici abbia anche qui una maestria impagabile, quindi è una caratteristica che riguarda l'attore in sé non il ruolo".
"Ci sono stati grandi interpreti come Gassman, conosciuto propriamente come attore drammatico ma che in realtà, hanno fatto ridere tantissimo - aggiunge Ale - per non parlare di Alberto Sordi. Forse chi ha il senso dell'umorismo come attore, ha magari un vantaggio in più per spaziare".
Teatro o televisione? "Sono due mondi diversi con due modi diversi di lavorare. Il Teatro è sicuramente il nostro primo amore - sottolinea Franz - la nostra prima casa. È bello avere la possibilità di alternarsi". E allora? "E allora - concludono i due comici - se avete voglia di divertivi, di passare del tempo all'insegna della leggerezza, vi aspettiamo da domani al Parioli di Roma".