Anche Rock in Roma, il festival che da undici anni movimenta l’estate della capitale deve fare i conti con l’esplosione della discografia indipendente, sempre più al centro del mercato con numeri sempre maggiori.
“Con rock intendiamo tutta la musica”, ci tiene a sottolinearlo Sergio Giuliani, uno dei due fondatori del festival, durante la conferenza stampa di presentazione avvenuta all’interno dei Musei Capitolini.
Una risposta ad una domanda già più volte fatta pervenire all’organizzazione, che però, tramite Maxmiliano Bucci, l’altro ideatore del festival, specifica "se c'è un movimento così importante è giusto che noi gli prestiamo la giusta attenzione".
Quindi rock inteso più come state of mind che come genere musicale preciso; e non avrebbe potuto essere diversamente dato che un movimento c’è ed è indubbio, lo dicono i numeri, i fatti, che sia importante.
Così il Rock in Roma 2019 tenterà, e presumibilmente riuscirà ad accontentare, tutti i palati; ma, bisogna dirlo, il panorama indipendente italiano si impone, anche in questa occasione, come protagonista assoluto.
Così una volta rotto il ghiaccio il 23 giugno con gli inglesi Anathema, esponenti di spicco della cultura musicale prog/goth, sarà il cantautore di Latina Calcutta il protagonista del primo vero evento, con il suo concerto all’Ippodromo delle Capannelle il 27 giugno.
Quattro le location previste quest'anno per il festival: l'Ippodromo delle Capannelle, il Teatro romano di Ostia Antica, la cavea dell'Auditorium Parco della Musica e il Circo Massimo, dove i Thegiornalisti chiuderanno il 7 settembre il festival con il loro concerto, culmine di un tour che ha registrato ovunque sold out.
Il programma
Più ricca risulta essere la programmazione dell'Ippodromo delle Capannelle dove, oltre ai già citati Anathema e Calcutta, si esibiranno il trapper Capo Plaza (30 giugno), i rapper Franco126 (2 luglio) e Gemitaiz (4 luglio), i livornesi The Zen Circus, sulla scena indipendente da 25 anni e reduci da ottime performance anche sul palco del Festival di Sanremo (5 luglio), il rapper J-Ax, che ospiterà sul palco il compagno di avventure con gli Articolo 31 Dj Jad per una reunion storica (6 luglio), Haken (7 luglio), Bad Bunny (11 luglio), il rapper dei numeri da record Salmo (12 luglio), il romano Carl Brave, che arriverà alla data dopo un tour nei teatri andato ovunque sold out (13 luglio), Ozuna, autore portoricano di diversi tormentoni che stanno scalando le classifiche di tutto il mondo (14 luglio), i torinesi Subsonica che hanno riconquistato l’Italia con un tour di enorme successo (17 luglio), Ketama126 insieme a Speranza e Massimo Pericolo (18 luglio), i genovesi Ex-Otago (19 luglio), The Blaze (23 luglio), Luche' (26 luglio) e gli Animals As Leaders, headliner di un mini festival metal (27 luglio).
Più sofisticato il calendario degli eventi di base al Teatro Romano di Ostia Antica dove ad aprire saranno due date (27-28 luglio) dei tedeschi Kraftwerk, pionieri della musica elettronica che hanno incassato con i loro concerti in 3D critiche positive e successo in tutto il mondo.
La programmazione poi prosegue il 9 luglio con il concerto dei Negrita, che anticipa l'heavy degli statunitensi Neurosis, previsto l'11 luglio. Il giorno dopo, nella stessa location, si esibiranno i Marlene Kuntz e la rassegna verrà chiusa il 27 luglio da Loredana Bertè.
Di respiro decisamente più internazionale l'agenda della Cavea dell'Auditorium dove troviamo il 3 luglio il concerto dei Thirty Seconds To Mars, l'8 luglio sarà poi la volta degli Skunk Anansie, il 13 luglio uno degli eventi più attesi del festival, ovvero il concerto di Ben Harper, e a chiudere il 16 luglio Nick Mason' s Saucerful Of Secrets.
Filo conduttore della rassegna la presenza di Radio2 che con una squadra capitanata da Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini, sarà radio ufficiale del festival attraverso i due canali "Radio2 Live" e "Radio2 Indie", nuova radio digitale di Rai Radio2. Il programma è definito: 29 serate uniche con alcuni dei nomi più importanti del panorama musicale italiano ed internazionale.
Le sorprese, comunque, potrebbero non finire qui, pare infatti che per ragioni burocratiche dei nomi siano ancora in ballo per essere aggiunti a un calendario che già così non lascia certamente nessuno insoddisfatto.